RADIOAMATORI


Vai ai contenuti

Divertirsi con il DX - parte 5

DXing & Contesting

Come divertirsi facendo DX (Quinta parte)
Copyright © 2001 Paolo Zaffi, I4EWH. Tutti i diritti riservati.

Un' altra spedizione molto difficile è stata quella a Peter I, forse la più remota isoletta mai attivata. Il gruppo di 8 operatori e un assistente alla logistica, dopo essersi riunito a Londra, ha dovuto prima arrivare ad Ascension Isl. poi alle Falkland con un C-130 della RAF, poi imbarcarsi sul rompighiaccio russo Khlebnikov dotato di elicottero.
Dopo una settimana di viaggio, con un rollio tale da far cadere gli operatori dal letto, finalmente ecco l'isola! Occorsero una ventina di voli per portare a terra materiale e persone, fra cui due rifugi di due metri e mezzo di lato per operare, uno un po' più grande per cucinare e una tenda per dormire. Le radio erano nove, di cui quattro distrutte durante le operazioni, dopo i primi 5 giorni anche i computer smisero di andare, mentre per fortuna i generatori continuarono a funzionare anche se per rifornirli bisognava cercarli, scavare mezzo metro di neve e tornare al rifugio usando i cavi come guida a causa della visibilità ridotta a zero dalla tormenta. Ogni tanto le antenne cambiavano orientamento e anche polarizzazione a causa delle tempeste, la Battlecreek per 80 e 160 si spezzò in due e fu riparata con i paletti delle tende, rimanendo però con un alto livello di stazionarie. La temperatura era sugli 11 gradi di giorno e sui 15 (sottozero) di notte. Quando tirava vento scendeva a -30°. Un posticino accogliente, vero?
Non fu trascurata l'attività via satellite e l'RTTY: rispettivamente 50 e 700 QSO, fatti con fatica a causa delle apparecchiature che funzionavano male dovuto ad inconvenienti durante il trasporto ed alla neve che s'infilava dappertutto; alla fine bisognava resettare il modem per commutare ricezione/trasmissione!
Malgrado le difficoltà gli operatori riuscirono a fare circa 62mila QSO, soprattutto grazie a una perfetta organizzazione: due stazioni in Europa ed una negli USA segnalavano le migliori condizioni di propagazione del momento, in modo da poter concentrare gli sforzi sulle zone dove si poteva fare il maggior numero possibile di collegamenti.
Che dire a questo punto? Per una spedizione del genere il numero dei QSO fatti é già un record, non c'é bisogno di aggiungere altro per farsi un'idea della formidabile tenacia e del coraggio che hanno dimostrato i radioamatori di 3Y0PI. Se poi consideriamo che le QSL sono state spedite quasi tutte entro 3 mesi possiamo concludere che questa spedizione é stata organizzata in maniera splendida, tale da far scomparire al confronto certe cose organizzate apposta per battere cassa, con le QSL che non si vedono mai ed i documenti promessi e mai arrivati, con la scusa che in Corea del Nord c'é la guerra. Per chi non l'avesse ancora capito alludo ad un certo Romeo che con la scusa di organizzare operazioni DX ha spremuto soldi da quasi tutto il mondo, ha attivato P5RS7 con grandi annunci su tutti i bollettini e le riviste, poi... é sparito!
E la validità della sua spedizione? La stiamo ancora aspettando.
Non che dalle nostre parti le cose vadano meglio, c'é chi ancora non ha capito cosa fare con HV1HH, che dalla Basilica di Loreto usciva con un nominativo non assegnato ne dal Vaticano ne da nessun altro, per non parlare del Principato di Seborga (paesino italianissimo anche se é vicino al confine francese) attivato da I1RBJ con un nominativo che più strano non si può, 0S1A. I nominativi assegnati dalla ITU non possono cominciare con lo zero, per cui quando glielo hanno fatto notare I1RBJ lo ha cambiato subito e si é messo a trasmettere come IS1A/0S1A. Coraggio, prima o poi qualcuno si ricorderà anche delle feste medioevali di Brisighella!


Home Page | Autocostruzione | Recensioni | Normative | DXing & Contesting | Crossword | Downloads | FAQ | Mappa del sito


copyright 2007 by admin

Torna ai contenuti | Torna al menu