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10x10 - Dieci domande per dieci radioamatori - I0JBL/1A0KM, the ghost in the shell :)

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  • 10x10 - Dieci domande per dieci radioamatori - I0JBL/1A0KM, the ghost in the shell :)

    Luciano, I0JBL. Già il prefisso I0 incute un rispetto reverenziale per chi novellino come me è consapevole di aver a che fare con un Radioamatore che mangiava pane e valvole, e ha avuto la fortuna di vedere le HF nel pieno del loro splendore.
    Ancor più se questo I0 è dietro le quinte di prefissi cone HV e 1A, ricercati e appesi nel QSL wall del 90% dei radioamatori che hanno potuto collegarli.
    La vicinanza al mio QTH e l'averlo visto comportarsi degnamente in tavolate da DXer di alto rango, hanno fatto il resto
    Lettori, Luciano I0JBL. A lui la tastiera.

    D: Come hai iniziato con la radio, a che età e con quali attrezzature?

    R:Il primo ricevitore, un GRUNDIG, l’ho ricevuto per la Prima Comunione a sei anni.
    Come radioamatore ho cominciato a quattordici anni. Il primo RTX fu uno Yaesu FT-200.
    Grazie all’aiuto di mio padre riuscii ad installare sul tetto un traliccio di 12 metri, che poi diventarono 18, e una TH6DXX.
    Ho cominciato subito a fare DX.
    Il primo DXer che ho conosciuto si chiamava invece Giuseppe Biagi, il marconista della tenda rossa di Nobile. Aveva la pompa di benzina davanti al portone di casa mia, per me è sempre stato un mito.

    D: Qual è la tua attività principale in radio adesso? Bande e modi preferiti ??

    R:Mi piacciono le HF e molto l’RTTY. Sono attivo anche in SSB e CW ma i modi digitali sono adesso i miei preferiti.

    D: Contest e award .. ti piacciono o no ?

    R:Mio padre I0LIZ, ora SK, è stato uno dei più grandi pataccari che io abbia mai conosciuto, si avventava su qualsiasi diploma.
    Io, al contrario, sono molto scarso con i diplomi essendo pigro. Seguo seriamente solo il DXCC. I contest invece sono stati una grande passione condivisa per anni con Cesare I0WDX e Piero I0WX. Curavo tutte le attività pre e post gara e, in un’epoca in cui i PC erano un sogno lontano, mi sarò copiato e spulciato a mano decine di migliaia di QSO.
    Tutt’oggi li seguo molto anche se partecipo poco. Sono a mio parere la quinta essenza della tecnica radiantistica e fonte continua di apprendimento.

    D: Valvole o stato solido?

    R:Per me che lavoro molto in RTTY meglio valvole. Lo stato solido “rugged” e affidabile è ancora troppo costoso per noi radioamatori. Il futuro però è indiscutibilmente il suo.

    D: SDR o radio tradizionale?

    R:Vivo con l’SDR un rapporto conflittuale. Mi piace, mi intriga, lo utilizzo per giocare ma quando “devo” fare il QSO mi butto sul tradizionale che mi da maggiore confidenza. In effetti non mi fido molto. Lui (l’SDR) lo capisce e spesso mi obbliga, per dispetto, a riconfigurarlo….hi

    D: La cosa più bella che ricordi del nostro hobby?

    R:Oltre al primo QSO con un russo, che per me fu l’apoteosi, e la partecipazione al WRTC del 96 come arbitro, che fu il coronamento di un sogno, mi piace ricordare quando riuscii a mettere in contatto in Antartide una ricercatrice Australiana che stava con me a Baia Terra Nova (ora Mario Zucchelli Station) con il suo fidanzato che stava in un campo remoto dalle parti di Davis Base. Erano mesi che non riuscivano a parlare perché si davano appuntamenti su frequenze fisse senza tenere conto della propagazione. Studiai un po’ il path e misi a frutto gli ionogrammi della Kel installata dall’INGV a BTN. Mi ricordo l’incredulità prima, poi le lacrime e la gioia di questa ragazza che si chiamava Nathalie.

    D: La cosa peggiore che ricordi del nostro hobby?

    R:Essere stato l’ultimo a parlare fino a notte fonda con Piero I0WX e ricevere dopo tre ore la notizia che era morto. E’ stato uno dei più grandi shock della mia vita.

    D: meglio i "vecchi tempi" o al giorno d'oggi?

    R:Non voglio fare zero a zero. Il DX dei vecchi tempi era molto più costruito. Più difficile reperire informazioni, scambi di favori, lunghi appostamenti. Noi da Roma portavamo in dote Ed, HV3SJ, e Paul Abbate KG6JEB che stava a Guam ci portava ogni giorno un’isola diversa del Pacifico. Geoff Watts pubblicava il DXNS che arrivava dopo due settimane per posta. Il primo Bouvet faceva split da 200 a 280, tu chiamavi, e lui ti rispondeva sulla tua frequenza di chiamata. Dovevi capire bene l’inglese, e molti si sono imparati in numeri anche il finlandese per capire le frequenze che Marti dava ai suoi amici. Oggi il DX è molto muscolare. Il problema non è più se, ma quante volte. E’ tutto molto diverso.

    D: I radioamatori sopravviveranno all'era digitale?

    R:Penso di si ma faranno forse altre cose. Mi piacerebbe giocare ancora qualche anno prima di salutare tutti e andare SK.

    D: Cosa diresti ad una licenza nuova, se tu fossi il suo "Elmer"?

    R:Una cosa fondamentale e cioè che la radio non esprime valori assoluti. Un paese in più o uno in meno non contano nulla e non dicono nulla di una persona. Conta invece misurarsi con il proprio limite e colmarlo applicandosi, studiando, imparando da chi pensiamo sia più bravo di noi. L’obiettivo è quindi migliorarsi costantemente. Piano piano e senza fretta e senza scorciatoie. Gli direi poi che per essere un buon OM non è necessario diventare Guglielmo Marconi, ma capire cosa si stia facendo e come funzionano le cose, anche per sommi capi, è fondamentale.

    E ora due domanda esclusive per te

    D:Molti di coloro che hanno collegato SMOM e Vaticano, non sanno che dietro questi prefissi cosi inusuali e affascinanti, pieni di storia oserei dire reverenziale, c'è anche parte del tuo lavoro come radioamatore. Puoi spiegarci sommariamente cosa si prova a gestire una stazione radioamatoriale da un paese raro, e avere il permesso di operare potendo varcare confini preclusi di default a qualsiasi persona esterna a queste realtà ?


    R:Per quanto mi riguarda, c’è molta casualità. Devo questa opportunità a Francesco, IK0FVC che è un mio fraterno amico, oltre che generoso radioamatore, che è il vero motore di queste situazioni. Abbiamo condiviso e condividiamo con lui e con altri amici, da circa una ventina di anni, questa eccezionale opportunità per la quale bisogna lavorare con serietà ed umiltà molto più di quanto si pensi, facendo del dx e del piacere di dare a più quanti possibile il qso la regola principale. Ognuno ha un ruolo preciso nel gruppo e ci completiamo vicendevolmente con IK0FTA, IK0PRG e IW0BYL. Anche Massimo I8NHJ, Marco IK0DWN, Gianfranco I0ZY, ci ha dato sempre una grossa mano e molti altri. E vale la pena ricordare chi ha condiviso con noi una gran parte di questo percorso, soprattutto allo SMOM, e che oggi purtroppo non c’è più come Meo, I0ER, Ugo, I0CUT e Paolo I2UIY.

    D: Ancora meno sanno che sei uno dei detentori del call 1A0KM: cosa si prova nell'avere la licenza di un'entità sicuramente molto ricercata, che difficoltà hai dovuto superare e quali sono i tuoi piani per il futuro relativamente alle attività dallo SMOM ??

    R:I piani per il futuro saranno quelli di sempre e, come prassi, ne saranno testimoni più il lavoro che la pubblicità. Non posso non notare che chi recentemente parla di SMOM dedica al nostro ventennale lavoro una sorta di “damnatio memoriae”. Eppure se dopo il 1991 i radioamatori hanno potuto rimettere piede dentro Villa Malta lo si deve solo e unicamente al paziente lavoro "diplomatico" di IK0FVC. Tutti quelli che hanno operato da li, dopo quella data, gli dovrebbero eterna radiantistica riconoscenza…..


    Un grande ringraziamento a Luciano, e i migliori 73 da parte dello staff di HRW per averci dato l'opportunità di avere le sue opinioni per i nostri frequentatori!

    I0JBL DE IZ0IEN AR VA . .
    Cris IZ0IEN
    http://www.technecom.it
    Founder of FOC - Frigo Operators Club
    Member of SOC #990 - Second Operator Class
    Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

  • #2
    Re: 10x10 - Dieci domande per dieci radioamatori - I0JBL/1A0KM, the ghost in the shel

    Wow ... grande Luciano e grazie Cris per questa testimonianza.
    I4ZSQ Silvano

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    • #3
      Re: 10x10 - Dieci domande per dieci radioamatori - I0JBL/1A0KM, the ghost in the shel

      un 'amicaccio


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      • #4
        Re: 10x10 - Dieci domande per dieci radioamatori - I0JBL/1A0KM, the ghost in the shel

        sorry è il terzo in piedi , quello in fianco alla mia sinistra
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        • #5
          Re: 10x10 - Dieci domande per dieci radioamatori - I0JBL/1A0KM, the ghost in the shel

          Ozd prima di mangiare già ti ubriachi che scambi fotografia? la RF ti stà facendo brutti scherzi, devi curarti, cerca di fare una maratona da un buon psicologo, povero Luciano lo scambi per un altra persona.

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          • #6
            Re: 10x10 - Dieci domande per dieci radioamatori - I0JBL/1A0KM, the ghost in the shel

            Originariamente inviato da IK7JTF Visualizza il messaggio
            Ozd prima di mangiare già ti ubriachi che scambi fotografia? la RF ti stà facendo brutti scherzi, devi curarti, cerca di fare una maratona da un buon psicologo, povero Luciano lo scambi per un altra persona.
            io sono astemio Rinuzzo , la RF sono 2 mesi che non la uso poi " purtroppo " ,
            solo che sono skizzato da quando sono nato
            impossibile scambiare Luc una delle persone più più più che abbia mai conosciuto nel mondo della radio

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