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Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

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  • Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

    .. ovvero corso per radioamatori (o radianti? poi ci scambiano per antenne e chiamano l'arpa) che non si accontentano di schiacciare bottoni e amano aprire le proprie radio.

    Mi piacerebbe vedere sul forum qualcosa del genere, io sono un povero ragazzo di bottega che sa solo usare il tester nel laboratorio di Dino (hamradioshop). Magari da quel pozzo di scienza di Silvano ZSQ, che col minimo del ciclo in arrivo e la bella stagione anche, poi si ritrova a scorrazzare con la Harley e me lo ritrovo negli Hell's Angels

    L'idea è di un tot di post dove quacuno (ciao Sil ) racconta le esperienze sui guasti più comuni, le stranezze utili da sapere, i "common checks on common faults" che ogni radioriparatore *dovrebbe* sapere. Cose carine sui lineari valvolari (ciao Paolo )

    Io posso ricambiare con una cosa analoga per i PC

    Votate signori, votate. Tanto lo staff si farà carico di un tot di cene in qualche ristorante alla Tex Willer in zona 4

    E - non me ne vogliate se la penso cosi - ma il tutto dovrebbe a mio avviso andare in un'area del forum accessibile ai soli iscritti.

    Me ne torno in laboratorio che ho appena messo a posto per far spazio all'L4B
    Cris IZ0IEN
    http://www.technecom.it
    Founder of FOC - Frigo Operators Club
    Member of SOC #990 - Second Operator Class
    Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

  • #2
    Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

    Originariamente inviato da IZ0IEN Visualizza il messaggio
    Tanto lo staff si farà carico di un tot di cene in qualche ristorante alla Tex Willer in zona 4
    Lodevole intento!

    Me ne torno in laboratorio che ho appena messo a posto per far spazio all'L4B
    Ecco, si potrebbe cominciare da questo, fagli un po' di foto così ragioniamo su come si costruivano le cose buone di una volta.

    Paolo I4EWH
    http://i4ewh.altervista.org

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    • #3
      Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...


      Quoto. Come un tempo quando il vino si faceva con l'uva hihhi
      Originariamente inviato da i4ewh Visualizza il messaggio
      Lodevole intento!



      Ecco, si potrebbe cominciare da questo, fagli un po' di foto così ragioniamo su come si costruivano le cose buone di una volta.

      Paolo I4EWH

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      • #4
        Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

        Una idea interessante.
        Mi permetto, alla luce anche di quanto leggo or ora proprio qui, di suggerire di gestire la cosa con un corretto mix di pratica e teoria, questa ultima intesa come le (noiose ma vere) regole che matematicamente governano la radiotecnica: ho notato che sono spesso (ignorate?) sconosciute.
        E proprio per questo motivo glisserei sul discorso computer, knowledge che porrei paritetica alla pesca in ambito radiantistico, e dove spesso e' il messaggio che crea distorsione, non la corretta polarizzazione.

        Ma lo suggerisci solo per la parte apriamo la radio o anche per la parte collaudiamo la radio?
        Marco, i4mfa w4mfa
        QRZ.com
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        • #5
          Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

          Per quanto riguarda l'eventuale apertura di una sezione ad hoc visibile solo agli utenti loggati al forum, nessun problema tecnico. Ma a seguito di una chiara e sufficientemente partecipata indicazione da parte degli utenti che scrivono in questa discussione.

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          • #6
            Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

            Originariamente inviato da i4mfa Visualizza il messaggio
            Una idea interessante.
            Mi permetto, alla luce anche di quanto leggo or ora proprio qui, di suggerire di gestire la cosa con un corretto mix di pratica e teoria, questa ultima intesa come le (noiose ma vere) regole che matematicamente governano la radiotecnica: ho notato che sono spesso (ignorate?) sconosciute.
            E proprio per questo motivo glisserei sul discorso computer, knowledge che porrei paritetica alla pesca in ambito radiantistico, e dove spesso e' il messaggio che crea distorsione, non la corretta polarizzazione.

            Ma lo suggerisci solo per la parte apriamo la radio o anche per la parte collaudiamo la radio?
            Mah, il computer era per contraccambiare, magari abbinato alla radio
            Quello che mi piacerebbe che esistesse, è una raccolta per il radioamatore che "apre" la radio che ha problemi più o meno evidenti. Tante nozioni che si apprendono sparse qua e la sul web, meglio ancora di persona, divise per tipologie di radio. Non ho la pretesa di abbracciare tutti i modelli sul mercato, ma un difetto "tipico" (es: display degli old-gen kenwood 930, 830 che fanno i capricci, modulazione assente su FT 101, ricezione assente su icom 751..) analizzato e spiegato come riparazione. La persona intelligente deriverà la spiegazione per la famiglia "simile" di apparati di quella casa, e capirà dove cercare e perchè.
            la ritaratura dell'idle current su icom 7400/746 per non far friggere il predriver, il vecchio sistema del "ronzio" da cacciavite per individuare lo stadio guasto in RX di un geloso/halli/drake parlando di valvolari.. ho pensato a Silvano perchè nessuno meglio di lui ha visto passare sul suo banco talmente tante radio e ha un'esperienza che da sola può fare una wikipedia. Ogni contributo è bene accetto. La neutralizzazione delle valvole ad esempio è una cosa che va fatta, ma spiegare il perchè con parole semplici su un singolo caso mi rende capace di farlo in N casi.

            Se vivevo a Bologna, Silvano avrebeb avuto il vitalizio della colazione con la sua barista preferita. Con lui come con tanti altri c'è solo da ascoltare per accrescere la propria esperienza.
            Certo, uno preparato ci arriva. Ma uno come me con una preparazione molto basilare ha bisogno di un "elmer" che gli dica perchè i diodi pin, perchè magari una lampadina al posto del diodo pin (per dire) o magari altre soluzioni non scritte ma migliori delle originali.

            Questa è la mia idea. Se piace, si fa, e rimarrà negli archivi di qualche server in eterno. Altrimenti pazienza e mi accontenterò di quello che so

            PS l' L4B riacceso oggi tira 1.8 kW in 40 M su carico fittizio. E che bella luce che fa
            Cris IZ0IEN
            http://www.technecom.it
            Founder of FOC - Frigo Operators Club
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            • #7
              Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

              Bella proposta, vorrei essere alunno in questa classe.
              I7CSB Mike

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              • #8
                Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

                Originariamente inviato da IZ0IEN Visualizza il messaggio
                ... il computer ... abbinato alla radio
                AAAAAARGH!
                Uno di questi giorni dovro' chiarire la mia posizione su questo punto...
                Originariamente inviato da IZ0IEN Visualizza il messaggio
                ... La neutralizzazione delle valvole ...
                A titolo di cronaca, questa che citi e' la attivita' che ha fatto incontrare I4MFA con IK4LZH.

                Io sono, per spirito (e per lavoro), forte sponsor di queste idee.
                Penso occorrerebbe definire un modus operandi che eviti (tipico dei forum) il classico loop fra A e B sul tema X, spesso causato dal parallelo fra competenza ed esperienza empirica. Visto che sei nel settore computer, chiarisco con un esempio: Tizio segnala problema legato ad un rallentamento nel flusso internet; Caio aferma che occorre effettuare uno sniffing dei pacchetti al fine di comprendere se vi sia traffico indesiderato e di conseguenza eliminarlo, cosa non certo semplice ed indolore; Sempronio chiude il discorso con un "quando capitano queste cose IO SO come fare: spegni e riaccendi". SE Tizio deve "pagare ad ore" la risoluzione del problema e SE il programma del maledetto hacker (si', era lui che faceva traffico!) ha un bug per cui quando la destination va offline non ritenta l'attacco, Sempronio ottiene da lui il plauso e Caio tace, per non stare a dire che nessuno dei due ha capito come si risolve un problema. Competente teoria versus esperienza empirica: io ODIO queste situazioni!
                PQM ribadisco occorrerebbe definire un modus operandi.


                Se comunque vogliamo iniziare, forse uno strumento attraverso il quale ognuno segnala i propri skill primari ed eventualmente secondari, potrebbe far capire ad un organizzatore super partes SE e COME attivare tale Ham School.
                Marco, i4mfa w4mfa
                QRZ.com
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                • #9
                  Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

                  Originariamente inviato da i4mfa Visualizza il messaggio
                  Se comunque vogliamo iniziare, forse uno strumento attraverso il quale ognuno segnala i propri skill primari ed eventualmente secondari, potrebbe far capire ad un organizzatore super partes SE e COME attivare tale Ham School.
                  Ottima idea. Non sostitutiva del fine cena davanti a un tot di alcoolici più o meno gradati, ma ottima

                  PS. Se io ero Caio, tacevo. Ma Sempronio si beccava un DDoS tale che stava bene a spegnere e riaccendere almeno per due mesi
                  Cris IZ0IEN
                  http://www.technecom.it
                  Founder of FOC - Frigo Operators Club
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                  • #10
                    Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

                    Originariamente inviato da IZ0IEN Visualizza il messaggio
                    ... Sempronio si beccava un DDoS tale che stava bene a spegnere e riaccendere almeno per due mesi
                    Godo a vedere competenza, mi dolgo nel vedere che ancora qualcuno non conosce cosa sia la sfortuna del competente...
                    Marco, i4mfa w4mfa
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                    • #11
                      Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

                      Rieccoci. Periodicamente qualche anima candida che ancora crede nella figura del radioamatore più radiotecnico che amatore viene pervasa dalla lodevole intenzione di riconvertire alla fede dell' home made gli OM ( sia pure solo per la parte 'questo lo riparo da me' ). Debbo a malincuore ammettere di essere stato contagiato anche io nel passato da questa febbre missionaria, ma dopo un rapido decorso la guarigione è stata provvidenziale e sopratutto mi ha lasciato una giusta dose di anticorpi che fino ad ora mi hanno protetto. Molti anni fa riuscii a scrivere un articoletto in una rivista benemerita del settore ( Radio Kit ) ove descrivevo dettagliatamente la procedura da seguire preventivamente quando per una sfortunata circostanza un OM non sufficentemente acculturato in fatto di tecnica doveva ricorrere all' aiuto di un laboratorio specializzato. Lo so che nessuno lo lesse e non intendo ora riproporlo qua ( tranquilli...), per sommi capi suggerivo tutta una serie di prove da effettuarsi ( annotandole coscienziosamente...) per dare al 'povero riparatore' più dati utili possibili, il che si sarebbe tradotto in minor tempo speso per la ricerca e alla fine in un doppio risparmio ( di tempo e quindi di spesa ). Molto spesso l'utente dimentica di quanto tempo viene speso per effettuare la identificazione di un difetto mal descritto, spesso saltuario, talvolta mentendo spudoratamente sulle cause che lo hanno prodotto ( hem...) , per non parlare del tempo che serve dopo la riparazione per effettuare un test completo delle prestazioni dell'apparato ( in tutte le bande, in tutti i modi etc etc ). Aprire in un forum un 3D specializzato in un campo così vasto ove raramente ci si trova a contatto con difetti cronici ricorrenti mi sembra un piano talmente ambizioso da farmi dubitare. Forse venti-trenta anni fa la cosa avrebbe avuto ancora un seguito ( stavo per scrivere 'un senso'...), quando si aveva a che fare con apparati abbastanza semplici, oggi la situazione mi sembra disperata... Allora avere a disposizione uno schema elettrico e a volte anche un manuale tecnico poteva bastare, avendo alle spalle un discreto tirocinio. Oggi serve parecchio di più e a parere mio ( per quello che vale...) si corre il rischio di fare più danni che altro. Un suggerimento che mi sento di dare è quello di effettuare una paziente ricerca in internet per marca e modello di apparato. Vi assicuro che si trova di tutto e anche se non tutto quel che troverete sarà affidabile al 100%, vale la pena approfondire il discorso. Nel mio piccolo, mi sono creato una biblioteca (virtuale...) ove custodisco in bell'ordine tutta la documentazione trovata sottoforma di PDF, oltre che i link che mi permettono di effettuare una ricerca per quegli apparati meno conosciuti. Sono oltre 7GB suddivisi in tante cartelle che mi permettono una ricerca non troppo laboriosa in caso di necessità. Chi mastica qualcosa di radiotecnica come me ( che non sono certamente quel 'pozzo di scienza' che dice Cris...) saprà come servirsene, chi ne mastica poco se ne servirà per migliorarsi, chi non ne mastica proprio... va bè, esistono sempre i laboratori specializzati. 73'
                      File allegati
                      I4ZSQ Silvano

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                      • #12
                        Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

                        ... per vivacizzare il 3D propongo di cambiare il titolo con NOZIONI DEI RADIOAMATORI APPLICATE ALLA ELETTRONICA ...
                        File allegati
                        I4ZSQ Silvano

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                        • #13
                          Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

                          Originariamente inviato da i4zsq Visualizza il messaggio
                          ... per vivacizzare il 3D propongo di cambiare il titolo con NOZIONI DEI RADIOAMATORI APPLICATE ALLA ELETTRONICA ...
                          L'idea di questo 3D nacque mesi fa.

                          Sil giustamente, che quoto, propose questa modifica. Mai modifica fu più appropriata.
                          Entra in laboratorio un Icom 738. Radio sui generis, mai tanto apprezzata dal sottoscritto per i casini che bisogna fare per cambiare il tono della nota CW e l'assenza di un filtro basilare per il CW.
                          Apro.
                          Un sospiro di fronte alla scheda dei filtri di banda, con le protezioni "lampadina style" per le sovratensioni sui due ingressi di antenna e una bellissima batteria di relè e LC vere, non SMD. Filtri old style, sicuramente molto più efficienti dei filtri entry level moderni dove per la densità di circuiterie le emittenti arabe della gamma dei 19 metri si propagano tra pista di ingresso e pista di uscita

                          Potenza di uscita: 130 W abbondanti key down in FM. 90 W in 160. Accordatore che non accorda in 40 e 80, espanso ovviamente 0-30 in TX.

                          Il tizio di sicuro faceva fonia in 40 e 80. Con un'antenna alla 'ndo cojo cojo, e con un ampliicatore che di sicuro era più la RF che rientrava nell'apparato che quella che andava in aria.
                          Ancora devo aprire l'accordatore, che con i variabili in aria motorizzati di sicuro accordava anche le grondaie.

                          E la mi è tornato in mente "nozioni di radioamatori applicate all'elettronica", con la certezza di un assioma irreversibile: in una stazione radioamatoriale la somma vettoriale della potenza diretta e riflessa comprensiva di armoniche letta da un wattmetro a larga banda è il valore che misura il senso di onnipotenza dell'utilizzatore. Tutto ciò che danneggia sarà giustificato dall'indicazione massima ottenuta.

                          Attendo fiducioso dimostrazioni contrarie, intanto domani smonto il box ATU impaziente di vedere la parte annerita
                          Cris IZ0IEN
                          http://www.technecom.it
                          Founder of FOC - Frigo Operators Club
                          Member of SOC #990 - Second Operator Class
                          Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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                          • #14
                            Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

                            Originariamente inviato da IZ0IEN Visualizza il messaggio
                            ...il valore che misura il senso di onnipotenza dell'utilizzatore....
                            Trovo questa definizione leggermente imprecisa, personalmente ne avrei usata un'altra, qualcosa del genere ' il valore che misura il senso di inferiorità dell'utilizzatore'. Solo chi ha scarsa fiducia nei propri mezzi ha lo sguardo affaticato di chi si concentra più sull'indicazione del wattmetro che sulla strategia da impiegare per superare il muro dei concorrenti nei pile ups, cosa per la quale sbaglia spesso a impostare lo split... Pare impossibile riuscire a far comprendere a taluni OM che avere una uscita key down di 800 W o di 1000 W ha la medesima trascurabile differenza di resa di una uscita di 8 W o 10 W. Per qualche strano motivo la 'perdita' di 2 W viene assorbita meglio. Per fortuna gli apparati più recenti hanno perso la possibilità di 'schiodare' l'ALC con la semplice rotazione di un trimmer o di superare il limite dei 100 W canonici che assicurano una linearità decente. Servono anni ( e anni...) per comprendere che spessissimo il QSO che si fa con 1500 sparpagliatissimi W lo si fa egualmente con con i 100 W dell'eccitatore... Basta crederci. 73'
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                            • #15
                              Re: Nozioni di elettronica applicate alle radio, ovvero...

                              1500 sparpagliatissimi W lo si fa egualmente con con i 100 W dell'eccitatore... Basta crederci. 73'
                              Oh bravo, CREDIGI !

                              DX ! What else !?

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