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Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

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  • Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

    Graditi una serie di suggerimenti sul topic.
    Mi ritrovo con due fili, distanti da 4cm a 6cm
    ===== ===== [filare]
    .....X
    ..A== ==A

    il punto x sarebbe il "centro della filare" (il filo rappresentato dagli =, quelli sopra e sotto vicini alla X collegati fra loro; i . per far stare allineato il tutto), i due fili da attaccare al coassiale si allontanano da esso per minimo 2cm, punti A, poi posso "spelarli", "curvarli", ecc. per collegarli (quanto prima) al coassiale.
    Necessito
    1. poter scollegare e ricollegare agevolmente almeno uno di essi
      (ai fini di variare la lunghezza della filare, che devo fare nel punto di collegamento al coassiale)
    2. materiale e tecnologia estremamente duratura nel tempo

    In termini concreti, la risposta:
    metti dei capicorda in A e su calza/centrale del coassiale
    ed utilizza dado, rondella, bullone

    e' plausibile, ma non rispetta la 1 (dovrei sempre rimettere un capicorda) e, nel caso il capicorda ecc. non sia inox, nemmeno la 2.
    Utilizza dei mammut
    e' plausibile ma non rispetta la 2 (mammut inox? e dove?) e nemmeno la 1 (dopo 10 scollega e ricollega il cavo coassiale si rompe)


    Spero di essere stato chiaro, grazie per i suggerimenti.
    Ultima modifica di i4mfa; 05-08-19, 21:54.
    Marco, i4mfa w4mfa
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  • #2
    Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

    Ciao Marco.

    Ultimamente uso molto questa tecnica.
    Realizzo con stampante 3D un apposito supporto in cui vi sono gli incavi su misura per la parte metallica interna di due mammuth. Il coassiale è saldato sulla parte esterna dei mammuth prima di inserirlo nel supporto di plastica.



    L'interno è riempito di gel bicomponente Raytech per circuiti elettronici che sigilla completamente il tutto. A differenza della resina, questo gel si toglie facilmente tirandolo con le dita e resiste ad ogni condizione climatica.



    Infine un apposito tappo protegge l'interno e fa da supporto al coassiale (in questo caso il coassiale è dentro al tubo di supporto.



    Sono particolarmente soddisfatto di questa soluzione perché i mammuth in questo modo sono bloccati nel supporto plastico e il coassiale non è coinvolto in torsioni e piegamenti nel punto di contatto. Inoltre il gel garantisce protezione totale da infiltrazioni ma nel contempo consente modifiche perché basta tirarlo via ed integrarlo quando si ha finito.
    Penso si possano adottare soluzioni simili con altri sistemi diversi dalla stampa 3D.

    Ciaoo
    Davide
    IZ2UUF - Davide - JN45NK - http://www.iz2uuf.net/

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    • #3
      Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

      Bellissimo!
      Ho 1 amico con la stampante 3d ma usa 1 materiale che nn ha resistenza UV.
      Sai indicarmi dove recuperare materiali resistenti UV e stampabili?
      In effetti se esistesse tale materiale potrei disegnare 1 involucro ad-hoc x me e riempirlo di gel!

      Il problema è conoscere materiali (PE?) resistenti UV e stampabili...
      Marco, i4mfa w4mfa
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      • #4
        Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

        Originariamente inviato da i4mfa Visualizza il messaggio
        Bellissimo!
        Ho 1 amico con la stampante 3d ma usa 1 materiale che nn ha resistenza UV.
        Sai indicarmi dove recuperare materiali resistenti UV e stampabili?
        In effetti se esistesse tale materiale potrei disegnare 1 involucro ad-hoc x me e riempirlo di gel!

        Il problema è conoscere materiali (PE?) resistenti UV e stampabili...
        Ciao.

        Io ho usato il comunissimo PLA. E' dato come insensibile agli UV però è biodegradabile. Da quanto ho letto, gli UV hanno solo l'effetto di farlo sbiadire. Perché proceda il processo di biodegradazione, l'oggetto deve essere ad una temperatura elevata e in ambiente ricco di batteri, come ad esempio sotto terra.
        La mia esperienza è che tutti i pezzi di antenna che ho realizzato in PLA e montato all'esterno, dopo un anno e qualche mese continuato di esposizione all'esterno sono solidi e non presentano alcun segno di usura o rottura (sembrano stampati ieri). Anche le parti più sottili non risultano "smangiate", comprese alcune bave di lavorazione che avevo lasciato appositamente per valutare questo aspetto.
        Non so come saranno tra vent'anni, ma per ora promettono bene e ho l'impressione che possano durare ancora diversi anni.
        Per ragioni di sicurezza, eviterei di usare il PLA con funzioni strutturali su parti pesanti specialmente in trazione perché non si sa mai, ma per altre parti, vale la pena provare.
        Oltretutto è così economico e facile ristampare i pezzi, che anche dovendoli sostituire non è un problema. La soddisfazione di avere pezzi fatti esattamente su misura per quella particolare esigenza e non raffazzonati è impagabile!



        Ciaoo
        Davide
        IZ2UUF - Davide - JN45NK - http://www.iz2uuf.net/

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        • #5
          Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

          Originariamente inviato da IZ2UUF Visualizza il messaggio
          ... ho usato il comunissimo PLA. E' dato come insensibile agli UV ... Da quanto ho letto, gli UV hanno solo l'effetto di farlo sbiadire. ... dopo un anno e qualche mese continuato di esposizione all'esterno sono solidi e non presentano alcun segno di usura ... Non so come saranno tra vent'anni
          Davide,
          innanzitutto grazie per la risposta e congratulazioni per... come ti girano bene le rotelle!
          Ti aspettavi le congratulazioni per i pezzi realizzati in 3D? Quelle (che condivido) te le avranno gia' fatte altri, io, da bravo ingegnere, prima di risponderti sul quotato ho guardato chi sei: da qui le mie congratulazioni!
          Scherzi a parte, vengo al dunque: mi sto ponendo un problema che tu per ora non ti poni, ovvero 40 anni di durata (tu adesso scali le cime, io i tralicci; tu fra quarantanni non scalerai le cime, ma i tralicci si, io fra quarantanni... ti chiamo?).
          Io NON ho letto che il PLA sia insensibile agli UV, anzi, qua e la' ho trovato l'opposto: riesci a recuperare il link di letteratura interessante a riguardo?
          Sicuramente hai ragione, forse invece il clima differente (direi un buon 25 gradi in estate per non parlare della umidita') ti da' ragione, forse il PLA e' troppo giovane peravere statistiche invece di ipotesi... sta di fatto che:
          1. qualche link UV resistance of PLA mi interesserebbe
          2. sapere che materiale dare al mio amico da utilizzare con la sua stampante 3D per farMI i pezzi, mi interesserebbe

          Ciaooo e grazieeee!

          Chiaramente solo se quanto sopra e' per te recuperabile con la velocita' con cui rintracci un bookmark sul browser o un pdf in una directory: sono grande e vaccinato e saper fare le mie cose e' compito mio... ma ho sempre gradito un (qualificato) aiutino!
          Ultima modifica di i4mfa; 10-08-19, 18:57. Motivo: saluti
          Marco, i4mfa w4mfa
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          • #6
            Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

            Originariamente inviato da i4mfa Visualizza il messaggio
            Davide,
            Io NON ho letto che il PLA sia insensibile agli UV, anzi, qua e la' ho trovato l'opposto: riesci a recuperare il link di letteratura interessante a riguardo?
            Sicuramente hai ragione, forse invece il clima differente (direi un buon 25 gradi in estate per non parlare della umidita') ti da' ragione, forse il PLA e' troppo giovane peravere statistiche invece di ipotesi... sta di fatto che:
            1. qualche link UV resistance of PLA mi interesserebbe
            2. sapere che materiale dare al mio amico da utilizzare con la sua stampante 3D per farMI i pezzi, mi interesserebbe
            Ciao Marco.

            Intanto, grazie per la stima. Spero vivamente tra quarant'anni di essere in ancora grado di scalare i tralicci, perché a novant'anni non è roba da tutti!

            Purtroppo non ho mai approfondito la durabilità su termini così lunghi perché le mie realizzazioni hanno tempi di vita molto brevi, difficilmente superiori a qualche anno, prima di essere smontate e sostituite da qualche altro accrocchio.
            Per il PLA non ho delle fonti super attendibili, ma quello che avevo letto un po' universalmente googleando era che l'ABS era molto sensibile all'UV mentre il PLA poco sensibile (ad esempio https://www.iepas.ucar.edu/using-pla...-applications/). In generale tutti concordano che il PLA non è adatto ad oggetti destinati a stare all'esterno in maniera permanente, ma a me interessava se perzzi in PLA avessero potuto resistere per il tempo a me necessario.
            Cercando adesso con Google ho trovato dei filamenti dichiarati "for outdoor use" (https://www.makershop3d.com/282-filament-outdoor-use) ma non li ho mai usati.
            Anche per il gel non so se duri quarant'anni, ma quello è progettato per riempire cassette di derivazione esterne e possono perfino essere immerse in acqua, immagino duri un po' di anni ma dovresti vedere i suoi datasheet.
            Per me la scoperta del gel è stata una rivelazione perché ha cancellato in un sol colpo ogni problema di waterproofing, ossidazione e di insediamento di insetti all'interno delle scatole.

            Ciaoo
            Davide
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            • #7
              Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

              Il MIO problema è (sul traliccio ENEL da 21m ADESSO ci salgo di montante, con la "tua" cintura agganciata al cavo, alla grande!) che ho una madre di 96 che è stata a Monza e tuttora guida: estote parati, a 90 potrei esser pronto a fare un New Country e... non a salire sul traliccio, quindi... la antenna principale DEVE durare 40 anni.

              Il Raytech è una idea GENIALE: ci avvolgi qualsiasi s****ezza (mammut) e quella sopravvive, ma occorre inscatolarlo; mi mancava la conoscenza che esistesse PET per stampante,

              schedetecniche.stampiamoin3d.com

              GRAZIE. Con 13Euro sono a posto:

              https://www.3djake.it/3djake/petg-trasparente-1

              Anche come filo utilizzo PET, copertura di una treccia AWG10 in AlCu con anima Inox.
              Mi studio uno scatolino intelligente come il tuo e con 2 mammut Cu (aperti), od un loro cugino inox, sono a posto: ero scettico sul metterci un SO per attacarci un cavo (lambda mezzi) intestato PL, lavoro inutile, ma il movimento meccanico (scatola) e le infiltrazioni dovevo ancora risolverle.

              Grazie!
              Marco, i4mfa w4mfa
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              • #8
                Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

                Originariamente inviato da i4mfa Visualizza il messaggio
                Il MIO problema è (sul traliccio ENEL da 21m ADESSO quella sopravvive, ma occorre inscatolarlo; mi mancava la conoscenza che esistesse PET per stampante,
                Comunque, visto che grazie a questo thread ho approfondito un argomento che per le mie esigenze aveva bassa priorità e quindi stava in perennemente in coda, non ho potuto esimermi dall'ordinare qualche filamento in PET-G da provare.
                Ne ho ordinato anche uno trasparente che al momento non so a cosa possa servirmi, ma l'appetito vien mangiando, quindi...

                Ciaoo
                Davide
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                • #9
                  Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

                  Originariamente inviato da IZ2UUF Visualizza il messaggio
                  ... non ho potuto esimermi dall'ordinare qualche filamento in PET-G da provare...
                  Quindi non appena ho pronto il disegno della scatolina in cui metto i morsetti per i fili te lo mando, qta 5, grazie! Ah, le spese postali le addebiti a Silvano, I4ZSQ.
                  Marco, i4mfa w4mfa
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                  • #10
                    Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

                    Originariamente inviato da i4mfa Visualizza il messaggio
                    Quindi non appena ho pronto il disegno della scatolina in cui metto i morsetti per i fili te lo mando, qta 5, grazie! Ah, le spese postali le addebiti a Silvano, I4ZSQ.
                    Manda, manda: con la coda in continua crescita di cose "da fare" che ho, dei quarant'anni che deve durare, i primi trenta li passa qui.
                    Comunque, ordinati su Amazon sabato sera, stamattina (lunedì) sono comparsi magicamente sulla soglia di casa mia. Come facciano è un mistero.

                    Ciaoo
                    Davide
                    IZ2UUF - Davide - JN45NK - http://www.iz2uuf.net/

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                    • #11
                      Re: Collegamento RG58/RG59 a filo di antenna filare

                      Riprendo (come gia' sai) argomento. La tua connessione

                      nel MIO caso ha un problema, anzi tre:
                      1. necessito di minore rigidita'
                      2. necessito di un sistema di allungamento filo
                      3. preferirei non avere il cavo gia' montato sulla antenna
                      La minore rigidita' la realizzo utilizzando un cavo di plastica abbastanza rigido (baico 3mm) che faccio passare attraverso una anella inox
                      che fisso con una fascetta spessorata ad un supporto cilindrico
                      (che non voglio stressare montando una box solidale);
                      il cavo e' libero di spostarsi (pochi cm) rispetto al suo "supporto".
                      Per l'allungamento filo, utilizzo come giunzione baico - filo
                      due componenti che fungono da mammut (nel tuo esempio),
                      a cui collego un pezzetto di coassiale che termina con la femmina.
                      Coassiale fascettato sul supporto, monto, POI arrivo col vero coassiale.
                      Sono incerto quanto "chiudere in scatola" il tutto, fermo restando i connettori, come spiega DX Enginering sul sito, pensavo solo di usare termorestringente sul coassiale.

                      E qui la domanda: N meglio di PL anche sul meccanico?

                      E la sottodomanda: tu inscatoleresti in questo caso (vedi bene anche qui la tua soluzione)?
                      Marco, i4mfa w4mfa
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