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Ieri sera mi godevo un pò di fresco sul balcone di casa. Approfittavo della festa patronale tenutasi i giorni 14, 15 e 16 per guardare la strada sotto casa insolitamente affollata. Un gustoso via vai di turisti, venuti al mio paese per la festa. Ad un certo punto, mentre sorseggiavo con la XYL un bicchierino di vino passito di Pantelleria in ghiaccio, tra il vocìo proveniente dalla strada, sento distintamente una frase, pronunciata con accento settentrionale: "ah si, quella è l'antenna di un radioamatore intercontinentale".
Il giorno prima, dopo mesi di riposo, avevo deciso di movimentare un pò il traliccio telescopico installato sulla terrazza di casa, rialzandolo in posizione "da combattimento"
La quattro elementi per la banda dei 20 metri, quindi, svettava nel cielo della piazzetta su cui si affaccia casa mia ed effettivamente era ancora più appariscente durante la festa perchè sull'alluminio degli elementi si rifletteva la luce delle luminarie montate per la festa.
Essa era dunque diventata, suo malgrado, insolito argomento di discussione per alcuni dei passanti. Quando ho sentito quella frase, ho ulteriormente indirizzato l'attenzione verso il gruppetto di persone da cui era provenuta e sono stato a sentire, a loro insaputa.
Temevo che di lì a poco avrei assistito ad un giudizio sommario dell'antenna e del suo proprietario. Con mia sorpresa, invece, la loro conversazione è andata avanti pacatamente, è diventata quasi lusinga nei confronti dei radioamatori. Il Cicerone del gruppo spiegava ad una leggiadra donzella che passeggiava con lui che "i radioamatori con quelle antenne lì riescono a parlare con il Brasile, si , anche con l'Australia, gli Stati Uniti d'America, davvero sai !".
Mentra la loro conversazione continuava, purtroppo hanno girato l'angolo e non li ho visti nè sentiti più.
Il giorno prima, dopo mesi di riposo, avevo deciso di movimentare un pò il traliccio telescopico installato sulla terrazza di casa, rialzandolo in posizione "da combattimento"
La quattro elementi per la banda dei 20 metri, quindi, svettava nel cielo della piazzetta su cui si affaccia casa mia ed effettivamente era ancora più appariscente durante la festa perchè sull'alluminio degli elementi si rifletteva la luce delle luminarie montate per la festa.
Essa era dunque diventata, suo malgrado, insolito argomento di discussione per alcuni dei passanti. Quando ho sentito quella frase, ho ulteriormente indirizzato l'attenzione verso il gruppetto di persone da cui era provenuta e sono stato a sentire, a loro insaputa.
Temevo che di lì a poco avrei assistito ad un giudizio sommario dell'antenna e del suo proprietario. Con mia sorpresa, invece, la loro conversazione è andata avanti pacatamente, è diventata quasi lusinga nei confronti dei radioamatori. Il Cicerone del gruppo spiegava ad una leggiadra donzella che passeggiava con lui che "i radioamatori con quelle antenne lì riescono a parlare con il Brasile, si , anche con l'Australia, gli Stati Uniti d'America, davvero sai !".
Mentra la loro conversazione continuava, purtroppo hanno girato l'angolo e non li ho visti nè sentiti più.