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Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 1

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  • Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 1

    Premessa

    anni fa, quando ero ragazzino, sfogliavo avidamente le riviste del settore e sognavo di fronte a imponenti sistemi di antenna. Ne ricordo in particolare uno, la spitfire: era una 3 elementi per i 40 metri, a 45 metri da terra, apparsa su cq elettronica mi sembra nell'85 o giu di li. Pensavo a quanti soldi sarebbero serviti per tirar su un mostro del genere, ignaro allora delle problematiche di impatto ambientale, di vicinato e quant'altro Oggi mi rendo conto che si, è una questione di soldi, ma anche avendo un budget infinito purtroppo alcune cose non puoi comprarle.

    Molti non possono installare validi sistemi di antenna per ragioni di spazio, altri come me per quieto vivere, altri ancora perchè imbarcherebbero noise a non finire in quanto - *purtroppo* - abitano in ambienti ad elevato noise e non possono cambiare abitazione dalla notte al giorno.
    Io ho sempre pensato al "fare radio" come un qualcosa che debba far rilassare la persona che c'è di fronte; ho sempre pensato inoltre che la tecnologia vada capita, padroneggiata e usata per semplificare e non complicare la vita.
    Un bravo tecnico individua la parte migliore della tecnologia che lo circonda e lo trasforma in qualcosa di utile e di migliorativo. Quello che si chiama "lo stato dell'arte".
    La remotizzazione di una stazione ricetrasmittente, oggi, fa parte dello stato dell'arte. E' importante comprendere bene questa cosa, altrimenti si rischia di cadere nella categoria di chi osteggia il progresso (come all'epoca la disputa AM vs SSB) e di oltrepassare il sottile confine tra tecnici che guardano sempre più in la del proprio orizzonte e tecnici arroccati su orizzonti ben conosciuti e quindi "stabili". All'epoca, fare SSB era questione di padroneggiare determinate tecnologie e saperle realizzare praticamente. E anche all'epoca si diceva che il collegamento era borderline in quanto a validità. essendo stato stabilito in modi "non canonici"...

    La remotizzazione non è un peccato. La remotizzazione non è un "tabù". La remotizzazione, se fatta secondo le regole dei cortili che ognuno frequenta, e soprattutto se fatta per migliorare condizioni improponibili, o magari come le contest stations fatta per entusiasmo e passione di un gruppo di colleghi che decidono di unire le forze e realizzare ciò che individualmente sarebbe impossibile per ognuno di loro, è una cosa lodevole come crescita tecnica e pratica, e degna del massimo rispetto.
    Anche perchè, tanto per essere chiari e per chiudere, di imbrogli se ne sono fatti tanti ancor prima dell'avvento di queste tecnologie. Il net controller era un remote tra il chiamante e il DX. Tanto per dire.
    ma andiamo con ordine. Era una premessa, e quindi doveva essere un pò più breve del resto non mi preoccupo, ho le spalle larghe...

    1) La scacchiera

    Si leggono oggi in giro estreme semplificazioni sul come remotizzare una stazione radio. Smanettando con radio e reti di comunicazione "telematiche" dal 1984, ho un piccolo background di esperienze che mi interesserebbe condividere. Se realmente avete intenzione di remotizzare la vostra postazione, dovrete assumere la mentalità di un giocatore di scacchi: anticipare il comportamento delle vostre apparecchiature con molte mosse di anticipo. Un operatore remoto - questa cosa forse non è molto chiara - è sostanzialmente una persona priva dei sensi fondamentali propri del corpo umano. Non avete vista, udito, tatto e olfatto che possano interagire con i vostri apparati. Questa, ancor prima di TUTTO, è la regola basilare per una stazione remota: ricreare i sensi. Telecamere, sensori per vari tipi di fumosità, sensori di posizione e fine corsa, automatismi di on/off di emergenza, PIC o micro che eseguano determinate sequenze in funzione di determinati eventi, questa è la regola #1 della postazione remota.
    Diciamo che una buona regola è che se riuscirete a fare radio dentro casa vostra "in remoto" chiudendo a chiave lo shack per due settimane e facendo sevizie e torture di ogni genere allo shack stesso (interruzione di corrente, simulazione di interruzione di rete IP e di corrente, simulazione di sovraccarichi di banda, scarsa qualità del link, simulazione di interruzione dei coax..) siete al 90% del lavoro

    2) La simulazione di tratta

    Ci sono vari modi di collegare posto radio e posto operatore in uno scenario di remotizzazione. La maggior parte delle persone si affida a due ADSL, non c'è molto da dire a parte la latenza o ping che dir si voglia, e il jitter che determina il BER del link. Va considerato inoltre l'uso ESCLUSIVO delle due ADSL, se cosi non fosse vanno previsti due firewall capaci di traffic shaping che garantiscano una banda passante preassegnata e inalienabile per il collegamento tra operatore e remoto, lasciando il resto in best effort o come si dice in gergo , chi prima arriva prima piglia. Altri modi sono in wireless (affittando un canale da un paio di Mb a qualche wisp, solo per trasporto), ponte laser (sconsigliato per l'elevato costo e per l'elevata sensibilità ad alcuni fenomenti atmosferici), misto adsl<--->adsl<--->wifi, arrivando con il link wifi alla prima abitazione fornita di ADSL che può ospitare il nostro link wifi.
    La scelta del modo è collegata a una serie di fattori assolutamente da valutare: la CCQ del link in base al calcolo simulato del segnale e la misurazione della fresnel zone, la saturazione delle eventuali frequenze wifi che si utilizzeranno, l sommatoria delle latenze, la circuit availability dichiarata dal fornitore del trasporto sia esso IP che internet, il tempo medio di risoluzione guasti.... Potete avere il miglior apparato di remotizzazione del mondo, ma se il link va giù con navassa in aria, navassa non la collegherete. Punto.
    Non è inoltre da sottovalutare la messa in sicurezza a livello di rete del link. Se butto una diecina di megabit sull'IP di qualche server remote, dalla parte client non si sente più una mazza. Garantito. Occorre sapere cosa si sta facendo, prima di esporre su un IP pubblico apparati che controllano apparecchiature che costano un po di soldini.
    Inoltre, prevedere sempre un link di backup a 9600 bps in 144 Mhz che ci consentano in caso di emergenza di mandare comandi telnet ad un apparato che può togliere e ridare tensione a tutto l'insieme degli apparati remoti.

    Se vi interessa continuo, sennò occuperà una trentina di Kb nel database di hamradioweb a vuoto
    Ultima modifica di IZ0IEN; 13-01-15, 20:05.
    Cris IZ0IEN
    http://www.technecom.it
    Founder of FOC - Frigo Operators Club
    Member of SOC #990 - Second Operator Class
    Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

  • #2
    Re: Je suis rémote - remottizzare, perchè e come, parte 1

    Vedi di occupare qualche altro Kb in fondo è cultura!
    Ultima modifica di IT9RGY; 11-01-15, 16:49.
    73 de Gabry IT9RGY

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    • #3
      Re: Je suis rémote - remottizzare, perchè e come, parte 1

      Originariamente inviato da IZ0IEN Visualizza il messaggio
      Premessa
      La remotizzazione non è un peccato. La remotizzazione non è un "tabù". La remotizzazione, se fatta secondo le regole dei cortili che ognuno frequenta, e soprattutto se fatta per migliorare condizioni improponibili, o magari come le contest stations fatta per entusiasmo e passione di un gruppo di colleghi che decidono di unire le forze e realizzare ciò che individualmente sarebbe impossibile per ognuno di loro, è una cosa lodevole come crescita tecnica e pratica, e degna del massimo rispetto.
      in tema di premesse...
      Personalmente non ho mai avuto pregiudizi verso la remotizzazione di una propria stazione ubicata ad alcuni km da casa. Se disponessi di un mio terreno a 200m s.l.m. qui a circa 5 km da casa mia, molto probabilmente ci piazzerei subito un traliccio bello alto con un bel pò di monobande e un container alla base in cui metterci la mia stazioncina remota
      Certo, in determinate situazioni potrebbero sorgermi dei dubbi sulla opportunità della cosa. Penso, per esempio, a quando uno partecipa ad un contest il cui regolamento prevede che tutto ciò che fa parte della stazione sia ubicato in un'area di 500m di diametro...
      Ma in caso di utilizzo per sola caccia al DX , penso che ci andrei tranquillo.
      Tra l'altro, si parlò di stazioni remote hamradio già alla prima Convention Hamradioweb , nel 2011 ! (il relatore era Stefano IK2HKT)
      E', credo, noto, invece, i mio parere sui sistemi che prevedono l'uso di stazioni remote ubicate in altri continenti e raggiungibili via internet, non sto qui a ripeterlo per non andare OT.

      Se vi interessa continuo,
      Continua.
      A proposito, ma un link diretto a 5 Ghz non è meglio (ove fattibile) ?
      Ultima modifica di IK7JWY; 11-01-15, 17:09.
      73 de IK7JWY Art
      https://www.qrz.com/db/IK7JWY
      http://www.infinitoteatrodelcosmo.it...rturo-lorenzo/

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      • #4
        Re: Je suis rémote - remottizzare, perchè e come, parte 1

        Originariamente inviato da IK7JWY Visualizza il messaggio
        A proposito, ma un link diretto a 5 Ghz non è meglio (ove fattibile) ?
        Certo che si. Ho detto "affittare da un wisp un trasporto da un paio di mega" perchè altrove era stata sollevata l'illegalità di creare link wifi al di fuori dei confini del proprio fondo. Come se la RF avesse confini e se fosse facilmente dimostrabile che sto attraversando un fondo altrui o sto dentro i miei confini.
        Quindi per non essere accusato di istigazione a delinquere ribadisco che l'attraversamento di proprietà diverse dalla propria con un link wifi è di competenza esclusiva di soggetti autorizzati (wisp). Poi ognuno fa come meglio crede.
        Cris IZ0IEN
        http://www.technecom.it
        Founder of FOC - Frigo Operators Club
        Member of SOC #990 - Second Operator Class
        Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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        • #5
          Re: Je suis rémote - remottizzare, perchè e come, parte 1

          A proposito, ma un link diretto a 5 Ghz non è meglio (ove fattibile) ?
          il link a 5 ghz è il tipo di link che uso io.
          Fortunatamente, o sfortunatamente, dipende dai punti di vista, non è stato necessario da parte mia fare alcun calcolo della tratta, nessuna elaborazione sulla fascia di fresnel nulla di nulla, per un semplice motivo, la tratta era impossibile da fare, tutti dicevano che era impossibile, e anche io lo sostenevo, ma dopo 2 anni di adsl lenta, incostante e davvero imbarazzante sul livello di stabilità mi son detto, o smetto con la stazione remota o faccio il link.
          Sono sceso in cantina, e ho rispolverato tutto ciò che era di retaggio della passata attività in microonde, dai 23 ai 3 cm.
          mi son fatto prestare un analizzatore di spettro dal mio amico Ik2ded, un convertitore a 5 ghz e un "beacon" a 5 ghz di qualche milli watt.
          Ho costruito un paio di illuminatori da mettere in una parabola off set e in una primo fuoco di 60 cm. Ho messo l' off set a casa, puntata sul monte dalla parte opposta di dove c'è la stazione remota e a piedi sono andato a cercare nei monti intorno una riflessione, una speranza di segnale tipo...
          La riflessione c'era ma non arrivava ai 17 km di distanza, era la stessa riflessione che mi permetteva di collegare da casa Ik3coj in 1296.
          Caparbio misi la parabolina di 60 cm sul traliccio della postazione e puntai random sul costone roccioso della montagna a ridosso della mia abitazione, scesi e cercai... nulla...
          ormai quasi deluso e vinto dagli eventi contrari, salii sul tetto e stravolsi i piani, puntai la 80 cm su un "costone " più a nord gli diedi l'elevazione a spanne, accesi il tx e partii con l' rx verso la postazione.
          arrivato su cominciai a muovere , ma i segnali in banda 5 ghz provenienti da quella direzione erano tanti e molto forti ( ci sono dei link e dei ripeter proprio sulla tratta).
          Vidi picco di un' emittente forte anomalo, aveva un sottopicco strano....
          Telefonai a casa: stacca la tensione...attacca la tensione, perfetto.. eccolo il segnale è il mio!
          Affinato il tutto ( tutto da solo) son riuscito a stabilire un link di 17 km più due a 5 ghz con due bullet da 300 mw a -80 dbm con più o meno 3 dB.
          Il link è stabile da 5 anni mai un down mai un problema mai dovuto ritoccare nulla.
          Chi ha eseguito link a 5ghz, capisce la difficoltà di puntamento con parabole di 80 cm e 1 metro ( quelle che ci sono ora), e mi può capire.
          Ovviamente il link viaggia entro la banda radioamatoriale, da 5650 a 5850 Mhz e non è protetto da nessuna psw.

          Questo per dire che non è così difficile come sembra, non oggi giorno dove c'è praticamente già tutto pronto pe fare una stazione remota, se non a regola parte almeno utile per divertirsi.

          Ecco, se devo dire una cosa a chi si cimenta è che il lavoro da fare è tanto prima ,ma è tantissimo dopo, era sicuramente minore , quasi nullo, quando la stazione l' avevo a casa, ora, almeno una volta alla settimana quando va bene , son su a fare cose.
          Ultima modifica di IK2CLB; 11-01-15, 22:44.
          73 de Marco

          https://clublog.org/livestream/ik2clb

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          • #6
            Re: Je suis rémote - remottizzare, perchè e come, parte 1

            Originariamente inviato da IZ0IEN Visualizza il messaggio
            Quindi per non essere accusato di istigazione a delinquere ribadisco che l'attraversamento di proprietà diverse dalla propria con un link wifi è di competenza esclusiva di soggetti autorizzati (wisp). Poi ognuno fa come meglio crede.
            Solo una correzione riguardo l'uso delle bande WiFI....

            Questa la mail di risposta che mi ha inviato l'Ispettorato Territoriale Friuli Venezia Giulia Trieste

            Oggetto: Re: Richiesta di informazioni

            Si informa che sono state apportate modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche con il D. Lgs. n. 70 del 28.05.2012 e, pertanto, a decorrere dal 01.06.2012, le reti locali di tipo Hiperlan e Radiolan rientrano tra le attività di libero uso e non soggette ad Autorizzazione Generale come prima prescritto con Dichiarazione Inizio Attività ai sensi dell'art. 104, comma 1, lettera C n. 3 del D. Lgs.
            259/03 Codice Comunicazioni.

            Distinti saluti.

            Ispettorato Territoriale Friuli Venezia Giulia Trieste

            Quindi le reti Wifi, sia a 2,4 Ghz che a 5Ghz sono installabili da chiunque e utilizzabili anche al di fuori dalla propria proprietà.



            L'argomento "remotizzazione" è molto interessante....
            Attendo altri Kb di "cultura"
            Grazie

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            • #7
              Re: Je suis rémote - remottizzare, perchè e come, parte 1

              Originariamente inviato da iv3azv Visualizza il messaggio
              Solo una correzione riguardo l'uso delle bande WiFI....

              Questa la mail di risposta che mi ha inviato l'Ispettorato Territoriale Friuli Venezia Giulia Trieste

              Oggetto: Re: Richiesta di informazioni

              Si informa che sono state apportate modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche con il D. Lgs. n. 70 del 28.05.2012 e, pertanto, a decorrere dal 01.06.2012, le reti locali di tipo Hiperlan e Radiolan rientrano tra le attività di libero uso e non soggette ad Autorizzazione Generale come prima prescritto con Dichiarazione Inizio Attività ai sensi dell'art. 104, comma 1, lettera C n. 3 del D. Lgs.
              259/03 Codice Comunicazioni.

              Distinti saluti.

              Ispettorato Territoriale Friuli Venezia Giulia Trieste

              Quindi le reti Wifi, sia a 2,4 Ghz che a 5Ghz sono installabili da chiunque e utilizzabili anche al di fuori dalla propria proprietà.



              L'argomento "remotizzazione" è molto interessante....
              Attendo altri Kb di "cultura"
              Grazie

              Confermo, la limitazione non riguardava i radioamatori, a patto di operare nelle nostre bande.
              73
              Gianni
              i7phh

              IQ7AF - II7P - IJ7A - ID8/IQ8CS - SW8DX Team
              www.i7phh.it

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              • #8
                Re: Je suis rémote - remottizzare, perchè e come, parte 1

                Originariamente inviato da i7phh Visualizza il messaggio
                Confermo, la limitazione non riguardava i radioamatori, a patto di operare nelle nostre bande.
                Ma il band plan non permette di occupare 20 mhz di sana pianta

                Stasera cerco di buttar su altro, adesso sto chiamando in 50 in mezz'ora mi ha risposto solo un ea7
                Cris IZ0IEN
                http://www.technecom.it
                Founder of FOC - Frigo Operators Club
                Member of SOC #990 - Second Operator Class
                Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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                • #9
                  Re: Je suis rémote - remottizzare, perchè e come, parte 1

                  Ciao Gianni,
                  dopo la modifica al codice delle comunicazioni non ci sono limitazione quindi anche il privato che vuole installare la sua bella dorsale WiFI, lo può fare.

                  Mauro

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