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Regole del DXCC e stazioni remote

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  • #16
    Re: Regole del DXCC e stazioni remote

    Originariamente inviato da i4zsq Visualizza il messaggio
    DXCC... non ho trovato scritto da nessuna parte che si tratti del Vangelo (o del Corano se preferite). O forse sì... Mah.
    Sei tremendo Sil

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    • #17
      Re: Regole del DXCC e stazioni remote

      Su stà cosa del remotering avevo già fatto presente in qualche altro post del fatto che l'ARRL avrebbe dovuto parlarne e prendere semmai qualche decisione.

      In ogni caso, una recente posizione è stata presa ed è quella che ha portato all'ulteriore modifica del regolamento.

      A me sembra che si aprano diversi aspetti da chiarire da parte dell’ARRL, come ad esempio l’evidente vantaggio che avrebbero le stazioni USA (e non solo) con questa nuova regola.

      Ma il punto focale è secondo me un altro ed è quello che pone Fabrizio quando afferma: “Poi visto che non potevano seguire i movimenti coast to coast come non possono seguire gli spostamenti sui ricevitori via internet…”.


      Il problema secondo me sta proprio qui: come controllare chi fa uso di stazioni remote? Non è che per via di questa cosa si sono inventati l’uovo di colombo inserendo la nuova regola? Ed è questo che chiedo a chi ne sa sicuramente molto più di me in fatto di computer, internet e nuove tecnologie e cioè è possibile avere strumenti e/o porre in essere attività che consentano di appurare chi utilizza stazioni in remoto?

      Anche con la nuova regola, come si fa a controllare, perché senza controllo si è ‘liberissimi’ di fare i furbi.

      Perché qui, le regole del gioco vanno a farsi benedire, quelle del DXCC come quelle dei contest.

      Nelle prossime classifiche di fine anno prepariamoci a clamorosi sconvolgimenti…

      Michele.

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      • #18
        Re: Regole del DXCC e stazioni remote

        Secondo me c'è qualcosa che non è chiaro nella normativa o per meglio dire c'è qualcosa che si sta cercando di mettere in ombra nelle normative internazionali. Io vado a memoria la ho ancora "fresca" da esame ma credo che un chiarimento in sede internazionale da parte delle Autorità toglierebbe tutti i dubbi di interpretazione.

        Il punto cardine è che il nominativo radioamatoriale e la relativa Autorizzazione Generale servono per identificare esattamente il luogo di trasmissione di una singola stazione, da parte delle Autorità territorialmente competenti le quali ne potrebbero richiedere l'ispezione senza preavviso. Anni a dietro il nominativo/portatile non era previsto nemmeno in Italia (almeno non per le HF se non ricordo male). Mi sembra di ricordare, che neppure tutte le nazioni ancora oggi, consentono il nominativo/portatile almeno non agli stranieri poichè come governo, potrebbero non aver accettato gli standard delle varie normative per gli esami ad esempio.
        Sempre in Italia la normativa delle telecomunicazioni sembra abbastanza esplicita nel chiarire che, se un OM si reca presso una stazione Radioamatoriale deve usare il nominativo di quella stazione e non il proprio. Stessa cosa dicasi per i nominativi assegnati alle scuole o alle università per l'uso degli studenti.
        Il particolare nominativo/portatile è quindi legato ad una particolare situazione e cioè l'impossibilità di localizzare in un dato momento esatto, l'ubicazione della stazione trasmittente, tipicamente di una stazione mobile ma, al contempo di garantire che l'identificazione di un soggetto responsabile, possa avvenire risalendo all'identità per mezzo del call/area.
        L'interpretazione è già alquanto larga e a mio parere meriterebbe una specifica articolazione normativa di riferimento perché se vi è l'opzione (ad esempio l'uso del nominativo di sezione ARI da parte di un socio che potrebbe comunque optare e trasmettere come socio/portatile dalla sezione) questa opzione non può far venir meno i presupposti fondamentali su cui si basa la norma (la localizzazione) e far divenire l'eccezione una regola fissa. Se da qualche parte qualcuno ha letto che vi è sempre la possibilità di trasmettere nominativo/portatile non credo che ciò possa essere interpretato in modo tale che tutti riferimenti normativi nazionali ed internazionali e le procedure per le richieste di autorizzazione generale e nominativo siano inutili scartoffie e non indispensabili.
        Io interpreto quindi quel "sempre /p" inteso come eccezionalmente con particolare riferimento al luogo e al tempo delle trasmissioni. Io, "sempre", lo userei più tosto per ribadire che la AG , va rinnovata ogni qualvolta vengono modificati i dati in essa contenute (come riportato in calce al modello a pena della validità della stessa) e come noi tutti sappiamo che senza AG è lo stesso uso del nominativo regolare che viene meno.
        Per tale ed infine, proponendo un esempio: poniamo che la sezione locale dell' ARI- X ha una regolare AG e il relativo nominativo, il socio Y, che ha acquistato il suo bel trasmettitore K, propone di provarlo in sezione in modo occasionale ai presenti soci di ARI X. A mio avviso solo in questo caso potrebbero esserci i presupposti per dover utilizzare il nominativo/portatile ammesso che la AG del socio/portatile sia stata aggiornata nei dati con l'inserimento del nuovo trasmettitore K.
        In caso contrario, la stazione trasmittente è localizzata presso la sezione ARI X con indirizzo ecc e sebbene per un uso in modo occasionale, la AG non è aggiornata e nel caso il trasmettitore K sia totalmente differente da quelli in AG (TRX 1,2ghz ad esempio) credo che l'obbligo di usare un tipico call ARI-X/Portatile sia più che necessaria a meno ché tra i soci e utilizzatori non ci sia qualcuno che ha il particolare modello K (TRX 1,2ghz), nella propria AG e quindi, l'unico che in base alla normativa (italiana) ha l'autorizzazione e per tale si può assumere le responsabilità della stazione trasmittente, usando il suo call socio/portatile anche dalla sezione localizzata.

        Qualcuno potrebbe affermare che sono andato OT, ma non credo che il discorso della normativa sulle remote HAM sia soggetto a normative diverse e libere interpretazioni. Per cui a mio avviso, è il call della ham remote station il nominativo da usare e non quello di un ipotetico OM/portatile e questo perché la gestione della stessa può avvenire da parte di un ospite che è comunque controllato dai gestori anche mezzo PC.
        MEMBER-DELETED

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        • #19
          Re: Regole del DXCC e stazioni remote

          Originariamente inviato da iz0aeg Visualizza il messaggio
          Ciao a tutti , io credo che con i reverse beacon i qso di Italiani sul circuito R.H.R con nominativo Italiano, se mai ci sono stati sono terminati.
          Giusto qualche giorno fa in 160 metri un CQ europeo veniva ascoltato da un KH6 il quale dichiarava di sentire l' unica stazione dall' Europa in quel momento.
          Sfortunatamente su quella frequenza in Europa non c'era nessuno. Non voglio scendere in particolari ma chi vuol capire, capisce.
          Certo con i reverse beacon puoi vedere uno che fa CQ dall' Italia ma te ne accorgi solo se questo viene spottato, a meno di non ripetere tutte le sere delle scansioni dei nominativi più noti e attivi della stagione, e quando poi c'è una spedizione DX con relativo pile-up non servono più a niente, salvo notare sul log on-line il nominativo di qualcuno che ha ereditato improvvisamente un' azienda agricola.
          Per questo io credo che in realtà i reverse beacon siano un' arma un po' spuntata, ma pazienza, in fondo il nostro è un gioco.

          Paolo I4EWH
          http://i4ewh.altervista.org

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          • #20
            Re: Regole del DXCC e stazioni remote

            Ciao Paolo , ma la persona che tu indichi per il kh6 se è la stessa che credo io non ha abbonamento ad HRH , due giorni dopo se è lui l'ha collegata su appuntamento insieme ad altre stazioni europee. .

            Ma questo avvalora sempre di più la mia tesi che certi dx quando non c'è reciprocità di condizioni di lavoro o di propagazione si fanno solo se giochi fuori dalle regole , ricevi con rx remoti o usi pa da 10kw o tutti e due insieme.

            Il punto è che come ho detto prima Americani e Russi possono trasmettere e ricevere a distanze elevate e accreditarsi il qso sul proprio dxcc usando le remote noi no .

            Allora dato che per alcuni individui la guerra è guerra , ovviamente è un paradosso, per gareggiare alla pari si organizzano . Tu hai 10kw io uso la beverage in scandinavia ,tu puoi accreditarti il qso fatto coast to coast io mi atacco ad una RHR.

            La questione è di etica radiantistica. Però viviamo in una società dove si uccidono figli per intascare soldi dall'assicurazione , pensa se uno si fa scrupolo di giocare pulito sul dxcc quando in linea di massima nessuno lo fa. Non è che uno può trasmettere con 10KW e poi fare la morale agli altri

            Io proporrei che i qso fatti in una stazione remota possono essere accreditati a nominativi con call area nel raggio di 100km , ovviamente anche se sei fisicamente dall'altra parte della terra.

            73 Fabrizio
            Ultima modifica di iz0aeg; 25-01-15, 23:14.

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            • #21
              Re: Regole del DXCC e stazioni remote

              Il problema è nato quando qualcuno ha cominciato a dare più importanza all'accredito, alla conferma, che al qso stesso, questa è la madre di tutti i bari e le ****are atte a barare.
              Il resto è solo adeguarsi ai mezzi che la tecnologia mette a disposizione, siamo passati dalle qsl falsificate al qso fatto con la stazione remota posta a poca distanza dal dx.. etc. ma la sostanza non cambia.
              I mezzi di suo non sono cattivi o buoni..
              Fate il dx per la vostra soddisfazione personale, ed il resto lasciatelo alle chiacchere durante le imponenti cene tra dxer !
              DX ! What else !?

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              • #22
                Re: Regole del DXCC e stazioni remote

                Originariamente inviato da iz0aeg Visualizza il messaggio
                ma la persona che tu indichi per il kh6 se è la stessa che credo io non ha abbonamento ad HRH
                Non ho intenzione di fare nomi nè supposizioni, e poi c'è gente che con la dietrologia ha inanellato delle bojate pazzesche. (1)

                Ma questo avvalora sempre di più la mia tesi che certi dx quando non c'è reciprocità di condizioni di lavoro o di propagazione si fanno solo se giochi fuori dalle regole , ricevi con rx remoti o usi pa da 10kw o tutti e due insieme.
                No. Il DX (se parliamo di quello nelle bande basse) si può fare onestamente, a patto di avere le antenne, il tempo, la pazienza e il manico. Nessun dottore ha mai ordinato a qualcuno di perdere la notte in 160 metri bevendo secchi di caffè, quindi chi non ha le possibilità che ho elencato è inutile che si incaponisca a volerlo fare lo stesso. Se hai la monoposto puoi correre in Formula Uno, se hai la Panda lascia perdere che è meglio per tutti.
                Con questo non voglio fare un discorso elitario, ma semplicemente far notare che certe pretese sono assurde. Addirittura pare esista gente che non ha voglia di imparare il CW ma insiste ugualmente per fare DX in quel modo, pasticciando con diversi software di decodifica. Non vi sembra un po' strano?

                Allora dato che per alcuni individui la guerra è guerra , ovviamente è un paradosso, per gareggiare alla pari si organizzano . Tu hai 10kw io uso la beverenge in scandinavia ,tu puoi accreditarti il qso fatto coast to coast io mi atacco ad una RHR.
                Quindi se vedo qualcuno che ruba, posso farlo anch' io. Chiedo scusa, ma questo paradosso (se vogliamo chiamarlo così) mi pare una giustificazione tipica di certi leader politici di tanti anni fa, presi con le mani sporche di marmellata, ma con una faccia di bronzo da paura.

                Non è che uno può trasmettere con 10KW e poi fare la morale agli altri
                Anch' io trovo esagerate certe potenze, che fra l' altro in certe condizioni consentono dei QSO alla sperindio (tanto sono sicuro che l' altro mi ascolta e così gli passo i rapporti, poi magari ripeto il gioco dopo 5 minuti per maggiore sicurezza).
                Ma tirare in ballo la potenza in una discussione di questo tipo è un chiaro tentativo di giustificare gli operatori remotizzati. Se anche chi usa tanta (ma quanta?) potenza è scorretto, allora cosa vuol dire? Tutti sono ladri, e nessuno è ladro. A questo punto perchè non tirare in ballo anche i vecchi bacucchi (2) come me, che ogni tanto sbagliano VFO e chiamano isoonda? Al postutto danno molto più fastidio di chi chiama con 10 KW in split, perchè con loro si innesca una baraonda di poliziotti e di confusione che dura mezz' ora tutte le volte.

                Io proporrei che i qso fatti in una stazione remota possono essere accreditati a nominativi con call area nel raggio di 100km , ovviamente anche se sei fisicamente dall'altra parte della terra.
                Sono d' accordissimo. Secondo me il DXCC Desk ha sbagliato, inseguendo una innovazione che non porta nulla di utile. Non tutto ciò che è nuovo deve essere per forza buono.

                Paolo I4EWH


                (1) Da "Il secondo tragico Fantozzi" di Luciano Salce 1976
                (2) Dal nome del profeta Abacuc, che veniva rappresentato come molto anziano
                http://i4ewh.altervista.org

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                • #23
                  Re: Regole del DXCC e stazioni remote

                  Ciao Paolo ,
                  mi dispiace ma la dietrologia l'hai fatta come hai iniziato il tuo commento precedente.

                  Mi fa piacere che sei d'accordo con me per la distanza dalle stazioni remote.

                  Per il discorso degli amplificatori sono contento che hai questo punto di vista e che ritieni scorretto l'uso di tali potenze, sono certo che tu essendo un om di vecchio stampo non le hai mai usate .

                  Ovviamente quando ti ho detto che la guerra è guerra stavo solamente esponendoti i rischi che certi comportamenti possono indurre .

                  Attenzione a bere troppo caffè che fa male

                  73 Fabrizio

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                  • #24
                    Re: Regole del DXCC e stazioni remote

                    Io credo Paul, che il pronunciamento dell’Arrl, sia stato reso necessario per regolarizzare la situazione, remote, classica, quella di Marco o di Fabrizio, per capirsi, il dxer che ha modo di usare una propria postazione diversa dal qth abituale, dove riesce ad installare sistemi d’antenna più importanti in generale o per alcune bande, e che utilizza tramite remoto grazie alla tecnologia.

                    Questo tipo di attività, penso sarai d’accordo nel non condannarla.. in fin dei conti, che differenza c’è rispetto alle stazioni da contest usati da molti membri di un gruppo per fare dx non fattibili da casa ?
                    Come sai bene è una pratica usata da sempre, la sola differenza in questo caso è la presenza fisica dell’operatore o meno, ma non mi sentirei di condannare questo, anzi.. invece di farsi 20-30-50km quelli che sono tutte le sere in auto per andare a tentare il dx in 80 o 160m, lo fai comodamente da casa tua, ma sempre usando una stazione che non è nel tuo solito “qth”..

                    Tu mi dirai, ok, sono d’accordo, ma una cosa è una stazione a 10-20-50-100km dal proprio qth, così come da esempio precedente quella di un gruppo che fa contest, un conto è operare un remote in IT9 dalla zona 2… oppure, pensando agli USA, da W7 essendo il proprio qth in un palazzo a NY !
                    Sono d’accordo, ma come distinguere le 2 cose ? Si potrebbe imporre un limite “50km entro il qth abituale”, si.. si potrebbe, e “salverebbe” le situazione “classiche” dell’esempio precedente, ma come si controllerebbe ? Le regole si possono anche mettere, ma… se io esco da un remote in IT9 per legge posso uscire tranquillamente come IZ5CML, i vari /M /9 /MM sono solo convenzioni che ci siamo dati noi OM per identificarci, ma per il ministero non sono necessarie, quindi come si potrebbero “sgamare” quelli che non rispettassero la “regola dei 50km” ? In nessun modo… così come i non LP in un contest etc. etc.
                    Avrebbe un senso quindi inserirla ?
                    O avrebbe un senso "vietare" del tutto qualsiasi attività remotata, anche quella dell'esempio "da bravi ragazzi" che ho scritto all'inizio ? Mah... ai posteri, io credo che bisogna vivere il nostro tempo e non quello di chi ci ha preceduti... il dx si fa per soddisfazione personale.
                    DX ! What else !?

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                    • #25
                      Re: Regole del DXCC e stazioni remote

                      Originariamente inviato da IZ5CML Visualizza il messaggio
                      .... quindi come si potrebbero “sgamare” quelli che non rispettassero la “regola dei 50km” ? In nessun modo… così come i non LP in un contest etc. etc.
                      ...state venendo a canossa....
                      quanto affermato da CML mi porta a concludere indirettamente che 'sgamare' (è il termine che volevo usare anch'io nel post precedente) chi utilizza remote non è possibile quindi si parla di aria fritta. Proprio per questo, penso, che la ARRL sia arrivata ad una soluzione 'soft' che salva capra e cavoli.

                      Sicuramente il dx si fa per soddisfazione personale, come dici tu Enrico, ma per qualcuno non è così e secca sapere che questi non rispettano le regole del gioco.
                      Forse Sil ha sintetizzato nel suo intervento lo spirito più adatto.

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                      • #26
                        Re: Regole del DXCC e stazioni remote

                        Originariamente inviato da iz0aeg Visualizza il messaggio
                        mi dispiace ma la dietrologia l'hai fatta come hai iniziato il tuo commento precedente.
                        No. Per esempio la dietrologia è fatta in questo modo:

                        Secondo me tutte quelle portanti a banda larga e quei disturbi intenzionali sulle recenti spedizioni DX c'entrano in qualche modo con il discorso dei ricevitori remoti.

                        Sono stato chiaro? Questa sì che è dietrologia. Me l' hai servita su un piatto d' argento.

                        Per il discorso degli amplificatori sono contento che hai questo punto di vista e che ritieni scorretto l'uso di tali potenze, sono certo che tu essendo un om di vecchio stampo non le hai mai usate .
                        Nella stazione che condivido con alcuni amici in campagna non abbiamo nè la rete elettrica, nè i cavi, nè le antenne che reggono potenze superiori a quelle di una 8877 spompata. Non abbiamo nessuna possibilità di installare non dico una 3CX3000A7 ma neanche una GU84b (quella dell' OM Power 3500). Ma devo ancora sapere qual è la potenza che secondo te fa l' uomo ladro.
                        Poi sinceramente l' "om di vecchio stampo" me lo sento un po' strano addosso, sarà che quando ero giovane mi raccontavano dei radioamatori russi che per mettere insieme il famoso UW3DI ritagliavano il fondo dei barattoli di latta per costruire i variabili. Insomma c'è sempre qualcuno ancora più "vecchio stampo", e io confesso di capirci poco anche se sono in pensione.

                        Ovviamente quando ti ho detto che la guerra è guerra stavo solamente esponendoti i rischi che certi comportamenti possono indurre .
                        Certamente, e ti ringrazio di questa argomentazione, sono fatti da tenere a mente.

                        Attenzione a bere troppo caffè che fa male
                        E' vero, ma ormai sono abbastanza cinico per non preoccuparmi.

                        Paolo I4EWH
                        http://i4ewh.altervista.org

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                        • #27
                          Re: Regole del DXCC e stazioni remote

                          HI Enrico..."SODDISFAZIONE PERSONALE" certo ..concordo ...quindi si eliminino tutti i Diplomi,iniziando dal DXCC , CHL ,5BDXCC ,WAS ,5B WAZ...ecc. ecc.award di vario genere,maratone annuali ecc. ecc. eccezioni riservate ai diplomi dei castelli, laghetti,
                          basiliche, fiere e festività varie del caciocavallo ,commemorazioni varie ecc. ecc.ecc.
                          Risolto il problema e ,presumo,il fallimento sia economico che di interesse dei remote
                          I4LCK

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                          • #28
                            Re: Regole del DXCC e stazioni remote

                            Originariamente inviato da IZ5CML Visualizza il messaggio
                            il dx si fa per soddisfazione personale.
                            ecco la sintesi perfetta
                            condivido pienamente quello che hai scritto, Enrico, ma vado provocatoriamente oltre: ma non è che alla fine della storia sia proprio 'sto cavolo di award DXCC a creare tutti 'sti problemi ?! Aboliamolo !
                            73 de IK7JWY Art
                            https://www.qrz.com/db/IK7JWY
                            http://www.infinitoteatrodelcosmo.it...rturo-lorenzo/

                            Commenta


                            • #29
                              Re: Regole del DXCC e stazioni remote

                              Io (comunemente chiamato il "paraguru" ) vi dico che tutti, dico tutti, stanno sorvolando su un piccolissimo dettaglio, molto spinoso però....
                              Cos'è - giuridicamente parlando, per i codici delle telecomunicazioni di tutto il mondo - una stazione remota con *accesso tramite rete pubblica* ?

                              Ai veri guru l'ardua risposta. Io mi accendo una Marlboro e vi leggo con piacere
                              Cris IZ0IEN
                              http://www.technecom.it
                              Founder of FOC - Frigo Operators Club
                              Member of SOC #990 - Second Operator Class
                              Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

                              Commenta


                              • #30
                                Re: Regole del DXCC e stazioni remote

                                Per esempio la dietrologia è fatta in questo modo:

                                Secondo me tutte quelle portanti a banda larga e quei disturbi intenzionali sulle recenti spedizioni DX c'entrano in qualche modo con il discorso dei ricevitori remoti.

                                Sono stato chiaro? Questa sì che è dietrologia. Me l' hai servita su un piatto d' argento.

                                Scusa Paolo
                                Dato che non sei stato chiaro per nulla
                                Per favore potresti argomentare Cosa intendi dire ? francamente non capisco , ma stai attribuendo quel comportamento a qualcuno in particolare ?

                                grazie per la risposta

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                                Sto operando...
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