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Un pò di "meccatronica"

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  • Un pò di "meccatronica"

    Sul fatto che pigiando un bottone sulla radio o digitando la frequenza sul PC, le antenne si selezionino automaticamente e che il lineare si sintonizzi istantaneamente, non credo ci siano discussioni, è una autentica libidine!!!
    Però è una libidine un pò costosa...lasciatelo dire ad un ligure!
    Così, per limitare il salasso e per dare sfogo alle manie di autocostruzione che da sempre mi perseguitano, ho accettato la sfida.
    Per la commutazione delle antenne è stata cosa facile, una scheda per la selezione della banda utilizzando il codice BCD del mio FT1000MP, una manciata di relè industriali (Omorn o simili) spogliati dello zoccolo e dei fili superflui, un pò di connettori ed il gioco è fatto.
    Ma per il lineare è storia ben diversa!
    Scartata l'idea di autocostruirne uno a stato solido (è materia per professionisti) mi sono domandato: perchè non "robitizzarne" uno a valvole?
    In effetti un lineare motorizzato lo avevo già realizzato ma era costruito da zero, qui la sfida che mi ero posto era di "remotizzare" un lineare commerciale....
    E poi, di lineari a valvole commerciali ce ne sono in giro un sacco e adesso, con l'entrata in campo di quelli a stato solido, se ne trovano di eccellenti e blasonati per "un tozzo di pane" (si fa per dire...)
    E così ci ho provato e dopo molto tempo, che è la risorsa che più mi manca, sono riuscito a realizzare il prototipo che potete vedere nelle foto che allego. L'oggetto delle mie sevizie è stato un glorioso e venusto FL2100Z al quale ho applicato i dispositivi per far girare i variabili e far ruotare il commutatore di banda, il tutto in modo assolutamente non invasivo, è sufficiente smontare le manopole e aprire il coperchio per mettere in fase i motorini. La modifica è reversibile al 100%.
    Di problemi ne ho dovuti affrontare diversi, il più serio è stato quello di far ruotare il commutatore di banda, se non ci provate non avete idea della coppia che occorre. Per i variabili, invece, un paio di servocomandi da modellismo fanno egregiamente il lavoro. Per l'elettronica ho fatto ricorso ad Arduino, sono partito senza cognizioni sulla programmazione e alla fine ce l'ho fatta, il che prova che operare su questi oggetti è alla portata di tutti o quasi.
    Il controllo è fatto con varie modalità:
    - Manuale, per fare la sintonia dei variabili e memorizzare la posizione, ho possibilità di memorizzare 2 posizioni per banda mediante il selettore CW- SSB.
    - Locale, dove scelgo la banda col commutatore ed i variabili si posizionano per la parte bassa o alta della banda, in base alla posizione del selettore CW-SSB
    - Remoto, la banda è comandata dalla radio, utilizzando il codice BCD, per i variabili è come in posizione Locale.
    I tempi di commutazione li determina il commutatore di banda, ci vogliono 3 secondi da una banda a quella adiacente e 20 secondi da un estremo all'altro (ad esempio da 10m a 160m) ma penso di poter velocizzare. I servocomandi dei variabili, invece, sono velocissimi.
    Ovviamente, durante la rotazione del commutatore di banda, il comando "operate" è su off e il lineare non può andare in trasmissione.
    L'estetica non è gran che però funziona!

    Prossimi sviluppi:
    - Vorrei provare a "robotizzare" un TL922
    - Vorrei comandare i variabili in base alla frequenza della radio mediante il CAT ma qui per me si fa un pò dura, qualcuno ha voglia di darmi una mano?

    Cosa ne pensate?

    Alfeo I1HJT
    File allegati

  • #2
    Re: Un pò di "meccatronica"

    non ti saro' d'aiuto ma ti seguo......

    fabio fyf

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    • #3
      Re: Un pò di "meccatronica"

      Originariamente inviato da i1hjt Visualizza il messaggio
      Vorrei provare a "robotizzare" un TL922
      Io consiglierei di costruirne uno ex novo con la 8877 o qualcosa di simile. Così potresti usare dei variabili sotto vuoto motorizzati che già si trovano in qualche fiera. La commutazione delle bande ti toccherebbe farla con dei relè (soluzione che non mi piace per niente) o accoppiando il commutatore a una vite senza fine ma togliendo lo scatto che lo blocca nella giusta posizione e mettendo al suo posto un contatto con un fine corsa o qualcosa del genere. Forse si trovano dei riduttori abbastanza piccoli e precisi, occorrerà un delicato lavoro di meccanica, ma secondo me è possibile.

      Paolo I4EWH
      http://i4ewh.altervista.org

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      • #4
        Re: Un pò di "meccatronica"

        Originariamente inviato da i4ewh Visualizza il messaggio
        Io consiglierei di costruirne uno ex novo con la 8877 o qualcosa di simile. Così potresti usare dei variabili sotto vuoto motorizzati che già si trovano in qualche fiera. La commutazione delle bande ti toccherebbe farla con dei relè (soluzione che non mi piace per niente) o accoppiando il commutatore a una vite senza fine ma togliendo lo scatto che lo blocca nella giusta posizione e mettendo al suo posto un contatto con un fine corsa o qualcosa del genere. Forse si trovano dei riduttori abbastanza piccoli e precisi, occorrerà un delicato lavoro di meccanica, ma secondo me è possibile.

        Paolo I4EWH
        Qualcosa del genere la ho già realizzata, con 2 GS35. Per commutare le bande ho utilizzato un grosso commutatore surplus (vedi foto) con un congegno meccanico che blocca la spazzola rotante in posizione, gli ho calettato un wafer di un normale commutatore per rilevare la posizione ed il gioco è fatto (semplice a dirsi, un pò meno a farsi...). I variabili sotto vuoto vanno bene ma sono un pò lenti perchè di solito devono fare circa 10 giri per coprire tutta la variazione della capacità.
        Però questo va al di fuori dello scopo della mia realizzazione che era quello di "robotizzare" un lineare già costruito e farlo senza modifiche invasive. Dal punto di vista pratico, realizzare il prototipo è stato laborioso ma se dovessi replicarlo, adesso che ho imparato un sacco di cose, l'impegno sarebbe decisamente inferiore.
        Saluti, Alfeo I1HJT
        File allegati

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        • #5
          Re: Un pò di "meccatronica"

          Il telaio te lo sei fatto da solo? Vedo che è saldato piuttosto bene. Stavo pensando che ho trascurato la possibilità di usare un bel variometro motorizzato, mettendo al posto del variabile di placca una serie di condensatori fissi come per esempio nell' Henry 2KD.

          Paolo I4EWH
          http://i4ewh.altervista.org

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          • #6
            Re: Un pò di "meccatronica"

            Originariamente inviato da i4ewh Visualizza il messaggio
            Il telaio te lo sei fatto da solo? Vedo che è saldato piuttosto bene. Stavo pensando che ho trascurato la possibilità di usare un bel variometro motorizzato, mettendo al posto del variabile di placca una serie di condensatori fissi come per esempio nell' Henry 2KD.

            Paolo I4EWH
            Il telaio lo ho fatto saldare da una officina attrezzata per la saldatura dell'alluminio, la lavorazione meccanica è la mia.
            Io non mi fido dei variometri a meno che non sia roba molto seria, vorrei vederli i contatti striscianti con un paio di KW che ci corrono dentro!
            Non ho guardato dentro al 2KD, se lo hanno fatto sicuramente lo hanno dimensionato correttamente, alla Henry non sono degli sprovveduti. Però ho visto varia roba russa e di quelli non ho troppa fiducia.
            Ciao, Alfeo

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            • #7
              Re: Un pò di "meccatronica"

              Originariamente inviato da i1hjt Visualizza il messaggio
              Il telaio lo ho fatto saldare da una officina attrezzata per la saldatura dell'alluminio, la lavorazione meccanica è la mia.
              Io non mi fido dei variometri a meno che non sia roba molto seria, vorrei vederli i contatti striscianti con un paio di KW che ci corrono dentro!
              Non ho guardato dentro al 2KD, se lo hanno fatto sicuramente lo hanno dimensionato correttamente, alla Henry non sono degli sprovveduti. Però ho visto varia roba russa e di quelli non ho troppa fiducia.
              Ciao, Alfeo
              Spiacente di contraddirti, ma la bobina motorizzata dell' Henry non è al di sopra di ogni sospetto... nemmeno nel modello piccolo ( il 2KD5 con le due 3-500/Z ).. Se vuoi averere una ulteriore testimonianza, chiedi a Frank LCK.
              73'
              I4ZSQ Silvano

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              • #8
                Re: Un pò di "meccatronica"

                Originariamente inviato da i4ewh Visualizza il messaggio
                .... La commutazione delle bande ti toccherebbe farla con dei relè (soluzione che non mi piace per niente) ...
                Paolo I4EWH
                A me sembrava la soluzione ideale, naturalmente impiegando dei relais adatti. Nel mio TL922 ( e anche in un SB221 ) ho impiegato dei relais per rimediare al problema del commutatore di placca troppo al limite ( se si usano le WARC sopratutto ) e dopo due anni posso dirti che vanno strabenissimo. 73'
                File allegati
                I4ZSQ Silvano

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                • #9
                  Re: Un pò di "meccatronica"

                  Due velocissime considerazioni.

                  Sulla base di quanto i4ewh recentemente faceva notare, da 14150 a 14300 (idem per le atre bande) un lineare a valvole "accetta di buon grado" un valore "definito" di Cl, Ct e L, per cui se i1hjt fosse un vero ligure, belin, ci metterebbe condensatori fissi e rele'!
                  Ma non sareste i giusti e bravi om perfezionisti che siete, quindi mi infilo, per questa affermazione, il berretto da somaro e vado in castigo (pero' pensaci, spendere 400E di componenti subito o 100E di valvole ogni tre anni?).

                  Per il CAT, non dando per scontato che tutti sappiano tutto (e forse sbaglio), ti ricordo che la filosofia e': il client (lineare, tramite sistema computerizzato, aka Arduino o simile) interroga il server (radio con CAT) con la domanda dammi la frequenza (il modo, la info xyz) ed ottiene, forse, da questo una risposta atta ad effettuare una elaborazione locale appropriata (commutazione et similia). Quindi, un domani che approcierai la programmazione, dovrai assogettarti a questa regola, ma fin da oggi puoi capire se la stessa impone o meno limiti al raggiungimento dell'obiettivo preposto.

                  Scusandomi per la intromissione ma sperando di aver condiviso un punto da non cestinare,
                  Marco, i4mfa w4mfa
                  QRZ.com
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                  • #10
                    Re: Un pò di "meccatronica"

                    Originariamente inviato da i4mfa Visualizza il messaggio
                    Due velocissime considerazioni.

                    Sulla base di quanto i4ewh recentemente faceva notare, da 14150 a 14300 (idem per le atre bande) un lineare a valvole "accetta di buon grado" un valore "definito" di Cl, Ct e L, per cui se i1hjt fosse un vero ligure, belin, ci metterebbe condensatori fissi e rele'!
                    Ma non sareste i giusti e bravi om perfezionisti che siete, quindi mi infilo, per questa affermazione, il berretto da somaro e vado in castigo (pero' pensaci, spendere 400E di componenti subito o 100E di valvole ogni tre anni?).

                    Per il CAT, non dando per scontato che tutti sappiano tutto (e forse sbaglio), ti ricordo che la filosofia e': il client (lineare, tramite sistema computerizzato, aka Arduino o simile) interroga il server (radio con CAT) con la domanda dammi la frequenza (il modo, la info xyz) ed ottiene, forse, da questo una risposta atta ad effettuare una elaborazione locale appropriata (commutazione et similia). Quindi, un domani che approcierai la programmazione, dovrai assogettarti a questa regola, ma fin da oggi puoi capire se la stessa impone o meno limiti al raggiungimento dell'obiettivo preposto.

                    Scusandomi per la intromissione ma sperando di aver condiviso un punto da non cestinare,
                    Grazie per il commento.
                    Il mio proposito era di robotizzare un lineare commerciale senza modifiche invasive, il prototipo che ho realizzato ha mostrato che è possibile. Entrando, invece, nell'ordine di idee di realizzare un lineare ex-novo o di mettere massicciamente le mani dentro ad uno esistente, le possibilità sono varie, molte delle quali già citate.
                    Per quanto riguarda il CAT sono d'accordo con te. Io parto dal presupposto che la radio sia già collegata alla radio e gestita da apposito software. Tenterei di realizzare uno "sniffer" per intercettare la stringa inviata dalla radio al PC per leggere la frequenza. Diciamo che, per maggior sicurezza, si può fare la gestione del commutatore di banda e la sintonia grossolana utilizzando il "band data" (Yaesu, Kenwood ecc. usano il codice BCD, Icom invece usa una tensione) e la lettura di frequenza per la sintonia fine.
                    Ogni suggerimento è gradito
                    Alfeo I1HJT

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                    • #11
                      Re: Un pò di "meccatronica"

                      Originariamente inviato da i1hjt Visualizza il messaggio
                      ...
                      Per quanto riguarda il CAT ... Tenterei di realizzare uno "sniffer" per intercettare la stringa inviata dalla radio al PC per leggere la frequenza...
                      Alfeo I1HJT
                      Ciccia baciccia. Parliamo di una logica punto-punto da lineare a radio per le esigenze del lineare ed una logica punto-punto da pc a radio per esigenze dell'operatore. Il protocollo CAT non ammette multipoint e due punto-punto non possono coesistere in parallelo (leggasi siffer). A priori vedo un insolubile dilemma protocollare.

                      Originariamente inviato da i1hjt Visualizza il messaggio
                      ...
                      Diciamo che.. si può fare la gestione del commutatore di banda e la sintonia grossolana utilizzando il "band data" ... e...
                      ... e stop.

                      Se vuoi approfondisco.
                      Marco, i4mfa w4mfa
                      QRZ.com
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                      • #12
                        Re: Un pò di "meccatronica"

                        Se vuoi approfondisco.[/QUOTE]

                        Se hai tempo e voglia, sarei certamente interessato.
                        Premetto che di comunicazioni seriali ecc. ne so poco, ma proprio poco, quindi sii clemente se scrivo qualche castroneria.
                        La mia idea era di captare, mediante un optoisolatore, il segnale che la radio manda al PC in risposta alla sua domanda. Poichè si conosce come è costituita la stringa, dovrebbe essere possibile farla leggere dall'Arduino di turno e decodificarla per le parti che interessano. Il lineare sarebbe, quindi, un elemento passivo che non interagisce nella comunicazione radio - PC.
                        Mi pare di aver letto da qualche parte che qualcosa del genere già è stato fatto.

                        Che ne pensi?

                        Grazie, Alfeo I1HJT

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                        • #13
                          Re: Un pò di "meccatronica"

                          di comunicazioni seriali ecc. ne so poco
                          E io parto da questo assunto; se il tuo poco e' molto di piu' del mio concetto di tuo poco, mi avvisi tu di salire di livello; magari in un pm ti racconto la serata di ierisera al corso per novelli radioamatori cosi' capisci cosa intendo.
                          Parlo di questo concetto:

                          captare ... il segnale che la radio manda al PC in risposta alla sua domanda ... farla leggere .. e decodificarla per le parti che interessano. Il lineare ...

                          Questa logica e' sbagliata, ma se il tipo di errore che introduce ti va bene - e ne sei sicuro - allora il fatto che sia sbagliata non ti interessa.

                          Il pc ha un programma che si cucca tutto lui la comunicazione seriale con la radio per interrogare la radio sulla base delle richieste utente al programma ed ottenere dalla radio per il programma in risposta ai desideri utente delle specifiche risposte.
                          Il lineare ha un programma (chiamalo scheda arduino che controlla il lineare, il lineare ha un programma) che deve interrogare la radio sulla base di plausibilmente differenti richieste utente ed ottenere differenti risposte.
                          Visto che la comunicazione avviene in modo esclusivo da pc col suo programma a radio non risulta possibile stabilire analoga comunicazione da lineare col suo programma (continuo a riferirmi ad Arduino come parte del lineare) a radio.
                          Visto che le esigenze dei due sono (possono essere) differenti ne consegue un errore di logica sperare che il primo sempre effettui richieste rispondenti alle necessita' del secondo.
                          Terminata la filosofia, un esempio pratico e banale.
                          Ipotesi di lavoro: i tempi di risposta alle richieste del lineare debbono essere immediati.
                          Semplificazione alla Star Trek Ira di Kaan, metto ore al posto di millisecondi.
                          1. sei in 15m col programma del pc e commuti in 10m con il tasto di banda.
                          2. il pc alle 10 invia alla radio il comando "setta 28500.00"; la radio risponde "ok" alle 11.
                          3. il pc alle 12 invia il comando "dammi il segnale che ricevi"; la radio alle 13 risponde "S9".
                          4. il pc alle 14 invia il comando "dimmi che VFO adoperi"; la radio alle 16 risponde "A".
                          5. il pc alle 17 invia il comando "su che frequenza sei?"; la radio alle 18 risponde "28505.00" (si, nel frattempo tu hai leggermente spostato la manopola di sintonia).
                          Da quanto sopra si evince che (sniffando la comunicazione) alle 9 il lineare era "sintonizzato" su una frequenza differente rispetto a quella su cui si sintonizzera' (futuro) sulla base delle affermazioni ottenute (sniffando) alle 18.
                          Quindi se tu vai in trasmissione alle 15 esistono problemi.
                          Ulteriori problemi derivano dal fatto che i 5 punti sopra esposti a garanzia che alle 18 tu possa ottenere i dati sono "di pura fantasia", potrebbero essere anche le 23 (pensiamo al peggio), dipende dal programma su pc il cui funzionamento tu non conosci.

                          Questo l'errore di logica ed il problema derivante.

                          A questo punto, in una ottica manageriale, tu decidi se l'errore introdotto sia accettabile o meno.
                          Per certo, in una logica punto-punto lineare-radio tu puoi scrivere il programma sul lineare in modo che la interrogazione venga fatta in modo da ottenere la necessaria risposta in un tempo fissato (il programma lo scrivi tu) e di conseguenza non esiste alcun problema.

                          In sintesi, se io e te siamo sullo stesso pile-up e sulla stessa frequenza di tx, sniffami pure quanto vuoi col secondo ricevitore ma la mano sul mio ptt l'ho io, non tu, e quindi non hai la certezza di evitare una chiamata contemporanea alla mia (causa della impossibilita' della stazione dx di riceverci, supposti i nostri segnali identici oltre che sulla stessa frequenza).

                          In termini di architettura di programma quest0 e' l'insolubile dilemma protocollare che segnalavo; la soluzione e' la implementazione, hardware e software se la si fa semplice o solo software se uno ha le capacita', di un sistema a due ingressi una uscita di conversione due punto-punto in un multipunto; h/w con ingresso pc e lineare su cui agisce un s/w che gestisce le due rispettive richieste come una unica richiesta verso la radio e rimandi la risposta corretta al mittente che la ha effettuata oppure (aiuto!) driver di emulazione della seriale che si frappone sul pc fra il programma pc e a. un altro programma (quello che vorresti fare con Arduino) che gestisce il lineare oppure b. una comunicazione seriale su altra porta con un h/w e s/w (Arduino) che gestisce il colloquio lineare-radio, e questo secondo oggetto, che sia n ambito windows o unix, ha una complessita' che tipicamente esula dalla autoistruzione e sperimentazione individuale nel campo delle radiocomunicazioni.

                          Termino rimandandoti alla mia presentazione di ingresso, in cui affermavo di essere prolisso... (alcuni om gentilmente dissero troppo precisino, in Silicon Graphics mi chiamarono SpaccaBit, da cui il mio nickname FB Killy TheBit).

                          Mi sono spiegato? (o dovevo scrivere sei sopravvissuto?).
                          Marco, i4mfa w4mfa
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