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Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

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  • #16
    Re: Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

    salve amici

    anche qui vento forte da ieri notte e durante tutta la giornata di oggi, ...ho tirato tutto giù...

    73" iz8tdp,ir8c

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    • #17
      Re: Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

      Originariamente inviato da IZ5CML Visualizza il messaggio
      A mio avviso, il rotore non dovrebbe essere del tutto sfrenato, libero, come nel caso delle grù, forse mi sono espresso male, ma opporre una "ragionevole" resistenza, freno, cedere solo in caso di forti o fortissime raffiche, in modo da evitare il problema "banderuola"
      Quindi fermo, frenato con venti anche forti, ma che sia "disposto" a cedere in caso di raffiche catastrofiche, senza ovviamente spaccarsi.
      Resta il problema dei fermi evidenziato da Gianni, se ruotando ruotando, si arriva al blocco del rotore, che sia a Nord o Sud, siamo da capo, o si spacca d'ogni bene, oppure l'antenna è bloccata, come nel caso dei rotori non reversibili... certo, se la si lascia... che ne so, a E o O, sarà difficile che a forza di spostamenti si arrivi dove sono i blocchi, però non si può mai dire..
      Le foto che ho postato sono la prova che non esiste posizione sicura, quando ruotando arriva sui blocchi, spesso questi saltano.
      Prima che cominciassi a giocare con le viti senza fine, e poi dopo una decina di anni, diventare produttore io stesso, ho avuto diversi rotori "commerciali" che erano disponibili all'epoca e gli stessi sono ancora sul mercato anche oggi. Hanno fatto tutti la stessa fine, e non con i venti e le antenne di oggi, ma con carichi e venti modesti. Fine corsa saltati, corone sgranate o spaccate.
      Posso affermare che tutti i rotori che girano nel vento anche se frenati, continuano a rompersi anche oggi. Non si tratta di una strage generalizzata, ma è un fenomeno che esiste. C'è il fortunato che non ha mai avuto problemi, e c'è lo sfortunato che invece ha fatto l'esperienza negativa. A suo tempo cambiai ben 2 volte la corona al CDE come anche il potenziometro. I ricambi mi costarono un botto, quasi quanto il rotore se preso nuovo. Dopo quell'esperienza decisi di autocostruire il mio primo rotore a vite e corona che funziona ancora oggi dopo 27 anni.
      Ultima modifica di i7phh; 29-11-12, 15:43.
      73
      Gianni
      i7phh

      IQ7AF - II7P - IJ7A - ID8/IQ8CS - SW8DX Team
      www.i7phh.it

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      • #18
        Re: Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

        Gianni il tuo rotore ha retto bene la tormenta di vento, la monobanda in definitiva ha subito solo uno slittamento sul mast di una decina di gradi.
        Avevo stretto i perni della piastra con la chiave dinamometrica per valutare gli effetti del vento rispetto l'ultima tormenta che risale al 06-01-2012, appena tiro giù il carrello provvedo a registrare le misure e a fare le dovute valutazioni.

        Comunque concordo con Art, se parliamo di venti leggeri probabilmente le nostre valutazioni e precauzioni possono avere senso, ma se siamo di fronte (come in questo caso) a eccezionali manifestazioni della natura la cui formazione avviene all'interno di celle o super celle temporalesche, c'è poco da fare, i danni saranno inevitabili !

        I miei occhio non hanno mai visto i nefasti risultati di un tornado come questo, e al pensiero che ha sfiorato di appena di 500 m la mia abitazione mi si congela ancora il sangue nelle vene!

        allego lo stralcio di un articolo ...



        Sperando di non risultare noioso proseguo mostrandovi delle immagini che ho scattato in un terreno di famiglia molto vicino al mio QTH...




























        Trattasi di Ulivi secolari, Pini e Fragni (il Fragno è una spece protetta che nella penisola italiana, sopravvive soltanto qui nell'altopiano carsico sud-orientale delle Murge), se osservate bene le foto alcuni ulivi sono stati sollevati di peso dalla furia ascendente del tornado e come per mezzo di una mano che afferra la chioma, trascinati di peso anche a 20 metri di distanza con la zolla che arava il terreno!
        Chi ha mai provato a rimuovere dalla sede un ulivo di quella stazza sa come fatica la pala meccazica!
        Non solo alberi e strutture rurali, sono state colpite anche abitazioni e veicoli che dalla sede stradale sono stati sbalzati anche a vari metri di distanza.


        Il tutto succede quando l’aria caldo-umida si scontra con aria fredda e secca, la quale si sovrappone alla prima dando origine a cumulonembi, cioè nuvole ad incudine (temporalesche), al cui interno correnti discendenti possono formare eventi vorticosi; si classificano con la scala fujita, che va da f0 con venti massimi di 116 km/h, ad f5 con venti superiori a 500 km/h, la classificazione viene data anche in base ai danni recati dal suo passaggio.

        Come anticipato da Art. questo tornado è stato dichiarato di entità F2, quindi si manifesta con venti compresi tra 181–253 (fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_Fujita)

        Fenomeni di questo tipo accadono raramente dalle nostre parti, quelli più presenti sono gli f0, che comunque hanno un raggio d’azione limitato e una durata di qualche minuto, avendo un corridoio preferenziale che va da sud/ovest, verso nord/est.

        Ora tutto questo mio sproloquio (me ne scuso) con il fine di chiedere se è possibile determinare la superficie velica di un albero di ulivo di dimensioni medie e paragonarla a quella di un traliccio+sistema d'antenna tipo multi monobanda.
        Certo gli alberi sono più vulnerabili (data la struttura della loro chioma a forma di fungo) rispetto ai nostri tralicci, ma il boom e tutti gli elementi si prestano bene a fungere da "maniglia" per l'effetto push up del tornado, quindi cosa sarebbe accaduto se la traiettoria dell'occhio del tornado fosse stata traslata 500m più a sud-est e quindi verso il mio traliccio?


        Allego una visuale dall'alto con la traiettoria da me presunta del tornado effettuata basandomi sui luoghi maggiormente colpiti che personalmente ho visitato in qualità di volontario di protezione civile presso l'associazione E.R.A. Brindisi e ricostruendo anche le varie segnalazioni ricevute dalle forze dell'ordine dei comuni adiacenti alle zone interessate dall'evento catastrofico.

        File allegati
        Ultima modifica di IZ7PDX; 30-11-12, 16:01.
        http://www.iz7pdx.it
        http://www.facebook.com/pages/Iz7pdx...64912436856097
        http://www.hrdlog.net/ViewLogbook.aspx?user=IZ7PDX
        http://www.youtube.com/user/IZ7PDX

        73 de Luigi
        IQ7GC - IJ7A - ID8/IQ8CS Team - JN80 MF-LF-VLF Club.

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        • #19
          Re: Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

          Originariamente inviato da IZ7PDX Visualizza il messaggio
          Gianni il tuo rotore ha retto bene la tormenta di vento, la monobanda in definitiva ha subito solo uno slittamento sul mast di una decina di gradi.
          ...
          Ciao, sono l'unico a vedere solo le foto di Google Earth?
          Le altre non sono visibili.
          Marco - IK2XSL.

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          • #20
            Re: Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

            Originariamente inviato da IK2XSL Visualizza il messaggio
            Le altre non sono visibili.

            Confermo. Deve essere successo qualche problema nell'invio delle foto da parte di Luigi. Vediamo se riesce a rimetterle.
            73 de IK7JWY Art
            https://www.qrz.com/db/IK7JWY
            http://www.infinitoteatrodelcosmo.it...rturo-lorenzo/

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            • #21
              Re: Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

              Originariamente inviato da IK7JWY Visualizza il messaggio
              Confermo. Deve essere successo qualche problema nell'invio delle foto da parte di Luigi. Vediamo se riesce a rimetterle.
              Quando ha postato si vedevano, sono alberi, ulivi, sradicati, forse hanno tolto le foto...
              DX ! What else !?

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              • #22
                Re: Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

                Caspita non ho idea, riparo subito!

                .... ho rimediato al problema, ora le foto sono visibili più in alto ... scusate per il disagio !

                https://www.hamradioweb.org/forums/sh...ad.php?t=17272
                Ultima modifica di IZ7PDX; 30-11-12, 16:03.
                http://www.iz7pdx.it
                http://www.facebook.com/pages/Iz7pdx...64912436856097
                http://www.hrdlog.net/ViewLogbook.aspx?user=IZ7PDX
                http://www.youtube.com/user/IZ7PDX

                73 de Luigi
                IQ7GC - IJ7A - ID8/IQ8CS Team - JN80 MF-LF-VLF Club.

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                • #23
                  Re: Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

                  Io ho notato nel filmato i controventi molto lenti ..... è mai possibile che debbano essere così? Ho compreso che erano quelli opposti al senso del vento, ma mi sembravano eccessivamente laschi..... qui Gianni ci deve illuminare

                  Luca
                  Luca
                  I5IHE
                  Mr.Dots

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                  • #24
                    Re: Pericolo vento forte, cosa ė meglio fare per limitare i danni?

                    Ciao Luca,
                    i controventi devono essere stesi ma non tesi.
                    Tutti i cavi, sintetici e non hanno una percentuale di rilascio che dipende dal singolo prodotto. Dopo qualche mese, dalla prima posa, una ripresa non fà male, ma il traliccio o palo che sia deve potersi muovere in testa conservando la sua elasticità.
                    73
                    Gianni
                    i7phh

                    IQ7AF - II7P - IJ7A - ID8/IQ8CS - SW8DX Team
                    www.i7phh.it

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