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Vento e danni

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  • #31
    Re: Vento e danni

    Originariamente inviato da IZ7PDX Visualizza il messaggio
    Ciao Gianluca, il rotore è il PST2051D della Prosistel, credo che non sia successo nulla al rotore, è slittato il mast negli U-bolt della piastra boom di una 20 di gradi durante le raffiche più forti.
    Ora il sistema ruota regolarmente ma quando punto a 360 in realtà sono piu a W.

    Mi è andata bene, e posso risettare il posizionamento tramite l'utility fornita a corredo del rotore....(chiaramente Gianni prontamente mi ha suggerito il da farsi per telefono), non credo di poter tirar giù tutto nelle prossime settimane!
    Non avevo dubbi che fosse un Prosistel... Ottimo!!
    http://my.meteonetwork.it/station/laz013/sticker-oriz1

    73s de Gianluca IK0XIH - 8Q7GL - IR0I - IQ0CI - IQ0RL

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    • #32
      Re: Vento e danni

      Ad essere sinceri altro che 30°, mi sono reso conto piuttosto simpaticamente che ieri pomeriggio in 20m ricevevo meglio l'Australia via L.P. e sembrava decisamente strano...
      Dopo una attenta analisi sulla terrazza ho realizzato che il boom era ruotato di ben 180° !

      Quindi per via dello slittamento del mast il fronte della multi/mono yagi puntava a 210° prima di aver impostato l'offset.

      Certo che il PST2051D ha avuto filo da torcere!

      Allego un interessante articolo tratto dal sito MeteoWeb:

      < Se la tempesta dell’Epifania, anzichè colpire l’Italia, avesse interessato il territorio dell’America centro/settentrionale, tra i Caraibi, il Messico e gli Usa, avremmo parlato di “uragano“; e se invece si fosse verificata in Asia, tra India, Cina, Corea o Giappone, avremmo parlato di “tifone”.
      In realtà non è proprio così, perchè oltre ai forti venti le tempeste tropicali hanno altre caratteristiche (prima di tutto un nocciolo ciclonico molto profondo a cuore caldo), ma se dovessimo analizzare gli effetti al suolo poco cambia..

      Sull’Italia abbiamo avuto venti identici a quelli che si verificano in quei Paesi quando i telegiornali parlano di “uragano di seconda categoria”.

      L’Europa è sferzata da tempesta di tale entità, o anche più forti, da oltre un mese. Sull’Italia sono arrivate a fasi alterne e in modalità differenti, ma quella di ieri è stata senza ombra di dubbio la più intensa, con un profondissimo vortice ciclonico (ben 981 millibàr nel canale d’Otranto!) e venti impetuosi, fino a 170km/h in Sardegna, 150km/h in Sicilia, 130km/h in Calabria e nella Puglia centro/meridionale, 110km/h, in Molise, Campania e Toscana per non parlare dei 275km/h toccati sulle Alpi.

      La scala Saffir-Simpson, che classifica l’intensità degli uragani proprio in base ai venti, ha cinque categorie tra cui la prima comprende raffiche tra 118 e 153 km/h, la seconda tra 154 e 177 km/h con una descrizione che può calzare benissimo rispetto ai danni, in molte aree ingenti, verificatisi ieri in Italia: “Danni di una certa rilevanza ad alberi e strutture mobili; danneggiamenti di lieve entità anche agli immobili (finestre, antenne, tetti); le barche rompono gli ormeggi. Nelle zone costiere si possono osservare, a partire da 2-4 ore prima del landfall, inondazioni con acque fino a 2,5 metri oltre il livello medio.>
      http://www.iz7pdx.it
      http://www.facebook.com/pages/Iz7pdx...64912436856097
      http://www.hrdlog.net/ViewLogbook.aspx?user=IZ7PDX
      http://www.youtube.com/user/IZ7PDX

      73 de Luigi
      IQ7GC - IJ7A - ID8/IQ8CS Team - JN80 MF-LF-VLF Club.

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