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L'SDR non esiste

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  • L'SDR non esiste

    Non credo vi sia bisogno di figure per evidenziare cosa sia una radio visto che tutti voi conoscete lo schema della c.d. radio a galena:
    1. antenna
    2. sintonia
    3. rivelazione
    4. audio
    Ogni ricevitore radio e' fatto in questo modo e, ad oggi, non molto e' stato fatto sul primo punto (yagi stacking al massimo, pochi hanno una vera ricezione a doppio sistema di antenna).
    Il secondo punto invece ha avuto storici miglioramenti: supereterodina a down conversion e ad up conversion, con seconda se non terza conversione e relativi sistemi di filtering, filtri di banda e preselettori (volete metterli fra i figli della antenna? mi sta bene), agc, noise reduction...
    Anche il terzo punto ha avuto storici miglioramenti, dal rivelatore a prodotto al DSP controllato da microprocessore o computer, ed idem dicasi per il quarto, con sistemi DSP e non, di miglioramento audio, dinamica e noise (per non parlare del trasduttore, cuffia o altoparlante).
    Come sono progettati i migliori ricevitori odierni? Concordiamo che il primo punto sia da escludere da questa analisi, per ora?
    Demandano ad un ottimo hardware il secondo punto.
    Demandano ad un ottimo software - DSP - il terzo e quarto.
    A volte il secondo punto (catena IF) viene realizzato in una tecnologia mista analogico-digitale, stante la predominanza del digitale nel terzo punto.
    In questi casi si parla di SOFTWARE defined radio, che francamente suona molto...
    Quindi il dibattito su SDR vs ANALOG si riconduce a:
    • meglio una catena if analogica lineare parametrizzabile da un menu e gestita da un firmware upgradabile o
    • una discretizzazione non lineare, aka campionamento, parametrizzabile e gestita (fpga) da un software upgradabile ?
    Il problema della non linearizzazione e' la introduzione di una serie di difetti nella informazione (rumore) che matematicamente evidenziano maggior scostamento dalla linearita' allorquando le frequenze si discostano da quelle audio.
    Il problema della matematica, invece, e' la necessita' di conoscere la corretta formula ed applicarla coi parametri giusti.
    Il problema dell'uomo e' che a volte preferisce demandare al Default di un programma (posso essere cattivo? Quanti di voi utilizzano NEC o simili e quanti di voi ragionano su come correttamente impostare i segment, senza lasciare -1 o Default o 20/lambda dir che si voglia?) non solo i parametri corretti ma anche gli algoritmi corretti; se va fatta bene, o stupore, programma sei grande!
    Alcuni di noi parlano coi programmi ed ascoltano le angustie di essi a dover prendersi una simile responsabilita'...

    De facto, SDR non esiste (DSP si), esiste se vogliamo una estensione del terzo punto in anticipo sul secondo demandata ad una tecnologia digitale distorsiva invece che ad una analogica lineare. Che a molti piace, perche' dieci anni fa non esisteva, ed il nuovo affascina.
    Scegliere se impostiamo i parametri sul software a bordo radio che governa un sistema lineare - che vediamo e potremmo anche modificare - o se impostiamo i parametri su un software a bordo radio o meno che governa un sistema digitalizzato - non lineare, che non vediamo, cablato fpga - e' la vera differenza fra analogico e sdr.

    Oggi, e da una decina anzi due di anni.
    Ultima modifica di i4mfa; 11-07-21, 22:51.
    Marco, i4mfa w4mfa
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  • #2
    Quando esistera' l'SDR allora (visto che il concetto e' ben chiaro - spero - e definito)?
    Quando tutte e quattro le componenti verranno realizzate attraverso un sw che elimina le componenti hw.
    Il primo - ed in ambito radiantistico maggiormente realizzabile - passo e' un SDR che attui il secondo punto.
    Ad oggi la necessita' di frapporre un sofisticato ed efficiente frontend hw appare ovvio, come Kenwood direi ha dimostrato, ma la continua evoluzione della tecnologia gia' vede prossima la realizzazione del filtraggio di frontend in tecnologia sdr, cosa che consentira' un primo vero SDR, blocchi 2, 3 e 4 in un unico sw controlled environment, integrando le funzioni DSP tipiche dei blocchi 3 e 4 (ad oggi meglio attuate con asci piuttosto che non fpga).
    Ecchece?
    Claudio, che ha una ottima competenza e soprattutto esperienza sull'argomento, centro' un paio di anni orsono, in una bella chiacherata, i limiti odierni di SDR legati alla mancata realizzazione in tale tecnologia del secondo blocco; per farla breve, Bob Sherwood non avra' a lamentarsi di una IMD allorquando a priori il segnale interferente verra' posto fuori dalla catena di rivelazione della informazione.
    Il problema - odierno - e' che gli studi in questa direzione tendono a tagliare fuori i modi di emissione non digitali (si privilegia la diffuzione di stream) e quindi, come in SoftRock, occorrera' che un team di ingegneri coinvolti nei progetti de quo regalino tempo ed expertize alla customizzazione, per utilizzo radiantistico tradizionale, degli studi... butta male?!?
    Purtroppo si.
    Questo in quanto su molti utilizzi tradizionali noi verremo tagliati fuori dalla tecnologia SDR, in quanto il primo blocco, la antenna, ad oggi vede (software defined antenna) un ambito applicativo ben distante dai miei adorati 15M/12M (Paolo, dei tuoi 80M/160M non preoccuparti, saremo gia' impegnati a contemplare tutt'altro allorquando vi sara' attuata implementazione).
    Ma... questo significa cambiamento, innovazione, quindi ben venga (per le generazioni future).
    Allorquando tutta la catena, da 1 a 4, potra' essere sw controlled, la SDR (esistera' e) diventera' una tecnologia imbattibile, al pari della migrazione dalle dita, analogiche e a noi care, alla buona vecchia cacolatrice Casio.
    Ad oggi le restrizioni date dal demandare ambiti (quelli del blocco 2) a differenti tecnologie vede la somma delle limitazioni come effetto limitante; cosi' non e' invece in ambito DSP dove (bug o errori dell'algoritmo sw a parte e scusabili) i risultati sono ottimi ed in continuo miglioramento.

    Forse dovevo titolare l'SDR e' prossimo, visto che quello attuale e'... un SDR in bianco e nero, non l'SDR non esiste?
    Forse, ma se aveste visto il tramonto (e l'alba) sul Grand Canyon, anche voi, vedendovi rifilare (a caro prezzo e con immeritate lodi) un tramonto in bianco e nero, probabilmente avreste sbottato non esiste! su qualcosa per voi caro.

    Poì basta parlar di lavoro... in ambito radiantistico!
    Marco, i4mfa w4mfa
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