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Impianti in onda media in Italia ai privati?

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  • Impianti in onda media in Italia ai privati?

    E' stata pubblicata la relazione dell'AGCOM sulla consultazione pubblica promossa per testare l'interesse di soggetti privati verso l'uso futuro delle onde medie in Italia.
    I soggetti interessati sono stati quasi un centinaio, segno forse che anche in Italia l'interesse per il mezzo radiofonico non è ancora morto.
    Certo è che non ci troveremo già da domani la banda delle onde medie piena di stazioni italiane, ma di sicuro non si potrà fare finta di niente d'ora in poi.
    L'auspicio per tutti gli amanti della radio è quello che si possa arrivare presto a concedere la messa in funzione di impianti di debole potenza sulle onde medie a tutti quei soggetti che credono che il web non sia il solo mezzo per diffondere la propria voce, evitando magari di penalizzare i soggetti più deboli, come è avvenuto nella banda FM commerciale dove, senza quasi regole precise, vige solo la regola del più forte.
    Il documento molto interessante lo trovate a questo link: http://www.agcom.it/default.aspx?DocID=12247

    Grazie ad Andrea Borgnino IW0HK per le info.
    Roberto Rizzardi IU5FHF
    Porto S. Stefano (GR) - Italy
    Lat 42N26 - Long 11E07, Locator grid JN52nk
    eQSL.cc Member, SWL I0216GR, SWARL IZ5013SWL
    RX: Icom IC-R71E, ELAD FDM-S2, Sangean ATS 909 (con 2 filtri Murata da 80 kHz), RTL-SDR.COM R820T2 dongle.
    TX: Baofeng UV-5R, Retevis RT3 DMR.
    Ant: Filare 15 metri con balun Nooelec 1:9, loop MW-SW a telaio lato 75 cm., filare 7 metri Sangean ANT-60, bibanda VHF-UHF verticale, J-Pole 144 MHz, J-Pole 430 MHz

  • #2
    Re: Impianti in onda media in Italia ai privati?

    Originariamente inviato da I0216GR Visualizza il messaggio
    Il documento molto interessante lo trovate a questo link: http://www.agcom.it/default.aspx?DocID=12247

    Grazie ad Andrea Borgnino IW0HK per le info.
    "Rai ritiene quindi opportuno che le risorse necessarie al
    servizio pubblico siano in ogni caso siano garantite"


    Ma prende per i fondelli ???????
    Cris IZ0IEN
    http://www.technecom.it
    Founder of FOC - Frigo Operators Club
    Member of SOC #990 - Second Operator Class
    Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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    • #3
      Re: Impianti in onda media in Italia ai privati?

      Sono curioso di capire se ci saranno emittenti private che chiederanno la concessione in onde medie. Considerati i costi ho l'impressione che questo tentativo di fare cassa avrà un risultato inferiore alle aspettative.

      Paolo I4EWH
      http://i4ewh.altervista.org

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      • #4
        Re: Impianti in onda media in Italia ai privati?

        Attualmente le stazioni private in onda media che operano sul territorio italiano in modo regolare sono 4-5 ed altrettante in modo irregolare o con trasmissioni test, l'ultima in ordine di tempo Radio AM One (o AN One) dalla zona di Milano, ma ascoltata anche qui in Toscana.
        A pagina 37 del documento c'è la lista di tutte le emittenti che hanno espresso il loro interesse per questo tipo di trasmissione e sono ben 98, anche se alcuni soggetti hanno fatto richiesta per più di un'emittente.
        Diverse sono state le emittenti che hanno provato in passato a trasmettere in onda media e molte di queste hanno subito chiusure e sequestri.
        Altre hanno dovuto ricorrere alla magistratura per poter riprendere a trasmettere e la nostra legislazione in materia e sempre stata carente, come al solito, e l'ottusità del Ministero competente ha fatto il resto.
        Poiché la RAI ha dismesso numerosi siti trasmittenti, nella banda ci sarebbe la possibilità che altri soggetti possano trasmettere senza creare disturbi alle broadcasting ed il fatto che questo possa avvenire in Italia sarebbe un adeguamento a quello che è presente anche in altri paesi europei.
        A parte le grandi reti commerciali, se c'è interesse a far nascere, per esempio, stazioni radio universitarie o comunitarie con impianti di debole potenza, perché non dare questa possibilità visto che la FM è una giungla?
        Certo è che la legislazione deve essere chiara in modo che chi fa investimenti in questo settore non si ritrovi ad avere ostacoli da norme contraddittorie.

        Roby
        Roberto Rizzardi IU5FHF
        Porto S. Stefano (GR) - Italy
        Lat 42N26 - Long 11E07, Locator grid JN52nk
        eQSL.cc Member, SWL I0216GR, SWARL IZ5013SWL
        RX: Icom IC-R71E, ELAD FDM-S2, Sangean ATS 909 (con 2 filtri Murata da 80 kHz), RTL-SDR.COM R820T2 dongle.
        TX: Baofeng UV-5R, Retevis RT3 DMR.
        Ant: Filare 15 metri con balun Nooelec 1:9, loop MW-SW a telaio lato 75 cm., filare 7 metri Sangean ANT-60, bibanda VHF-UHF verticale, J-Pole 144 MHz, J-Pole 430 MHz

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        • #5
          Re: Impianti in onda media in Italia ai privati?

          Ciao roby,
          ho avuto modo di leggere tutto d'un fiato la famosa relazione sugli esiti della consultazione di cui a questo post.
          Proprio in questo periodo mi stavo interessando alla cosa, da vecchio appassionato di radioascolto e di broadcast e visto che quando entrò in vigore la Mammì, gestivo con un mio caro amico, oggi non più tra noi, una emittente privata.
          A quell'epoca ero fuori per lavoro e poco dopo il mio amico ci lasciò per cui la cosa finì lì. Allora avevamo l'occasione di legalizzare tutto e acquisire la frequenza che usavamo, ma purtroppo non lo feci.

          Le conclusioni alle quali sono giunto dopo la lettura del documento è che la lobby dell'emittenza privata commerciale continua ancora a crare grossi ostacoli ad una vera apertura del mercato. Questo non è nemmeno tanto difficile da intuire dalla lettura del documento, anzi alcuni passaggi sono come una lettera aperta su tale punto.

          Del resto appare lampante che l'AGCOM pende da quelle labbra.

          Staremo a vedere. Per il momento vedo ancora l'immobilità istituzionale sulla vicenda. Per non dire della RAI e le sue storielle. Se possono essere state anche accettabili le chiusure degli impianti in OM per via, come dicono loro, del mancato rinnovo della contratto di servizio con lo Stato (anche i bambini, però, hanno intuito che le motivazione erano tutt'altre), non si capisce l'accanimento mostrato (ovvero si capisce benissimo) nel dismettere fisicamente gli impianti. Un'altro uso degli stessi era auspicabile e possibile, se non altro a testimonianza di un periodo storico dove le Onde medie erano la banda principe del radioascolto.

          Cordialità, Michele.

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          • #6
            Re: Impianti in onda media in Italia ai privati?

            Ciao Michele,
            sarà forse perché la mia passione per la radio iniziò da adolescente quando con una semplice radiolina AM alla sera riuscivo ad ascoltare stazioni lontane in lingue sconosciute, ma le onde medie hanno avuto sempre per me un fascino particolare.
            Ciò che dici è vero e le tue preoccupazioni sono reali e sono condivise anche da chi si batte per difendere l'importanza delle piccole emittenti.
            Lo scetticismo è tanto, anche parlando con chi oggi continua a trasmettere su questa banda, ma anche se ci vorrà molto tempo ancora, uno spiraglio di fronte all'immobilismo di prima c'è.
            La stupidità nel aver voluto abbattere gli impianti sulle onde medie da parte della RAI è nota: potevano essere riconvertiti per altri usi, ma si vede che qualcuno ha preferito rivendersi il rame!
            Staremo a vedere.

            Roby
            Roberto Rizzardi IU5FHF
            Porto S. Stefano (GR) - Italy
            Lat 42N26 - Long 11E07, Locator grid JN52nk
            eQSL.cc Member, SWL I0216GR, SWARL IZ5013SWL
            RX: Icom IC-R71E, ELAD FDM-S2, Sangean ATS 909 (con 2 filtri Murata da 80 kHz), RTL-SDR.COM R820T2 dongle.
            TX: Baofeng UV-5R, Retevis RT3 DMR.
            Ant: Filare 15 metri con balun Nooelec 1:9, loop MW-SW a telaio lato 75 cm., filare 7 metri Sangean ANT-60, bibanda VHF-UHF verticale, J-Pole 144 MHz, J-Pole 430 MHz

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