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Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

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  • Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

    4 - Il link

    La scelta del link - come già anticipato nella parte 1 - è il cuore del buon funzionamento della remotizzazione. Per comodità di trattazione, esamineremo per prima cosa il mezzo, dopodi chè gli endpoint, parte comune a tutti.

    Iniziamo a parlare della connettività via cavo. E' noto che il punto debole delle ADSL è l'upload, no way. In condizioni ottimali, e dico ottimali, possiamo strappare un upload di 1 mb/s accettabilmente costante. Distanza dalla centrale ADSL, assenza di correnti di modo comune del nostro sistema HF, marca e modello del router giocano un ruolo determinante.
    Penso che quasi tutti sappiano le frequenze della ADSL. Le riporto per comodità:

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   chart-fttc-frequencies.gif 
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ID: 103170

    La ADSL normale (fino a 7 mega) arriva fino a 1,1 MHz. La 2+ (variabile tra 7 e 24 Mb/s) fino a 2,2 MHz. Fortunatamente per noi, pochissime centrali supportano la VDSL che toccherebeb i 30 MHz. Nessuno esclude però che sia usata in point to point tra le varie centrali, quindi se avete noise, magari un giretto con una radio cinese da 10 euro che pretende di ricevere le onde corte, vi toglie la curiosità.
    Va quindi in primis DOWNGRADATA la ADSL lato remoto a ADSL 7/1, sia per una questione di disturbi in 160 metri, sia per una questione di stabilità. Tanto l'upload non vi cambia e in download ne avete d'avanzo. Ne gioverà molto la costanza e il jitter dell'upload, con ping più bassi e costanti come latenza. Ricordate che per un'ottima qualità audio non conta tanto se il ping sia basso o alto, quanto che sia costante. Il voip digerisce male sbalzi di latenza.
    Dopodichè si lavora di fino su qualità della presa e del doppino entrante, rimozione di qualsiasi splitter, ispezione di eventuali condensatori parallelati nelle prese telefoniche, circuiti di ritorno ed esclusione dei derivati. Non deve esserci nulla, e tutti i contatti devono essere di ottima qualità e pulizia.
    In ultima analisi si aggiorna il firmware del router all'ultimo disponibile (un mio cliente è passato da un upload di 0,18 a un upload di 0,96) e si cancella qualsiasi configurazione precedentemente fatta sul router sostituendola con quella e solo quella necessaria alle nostre esigenze.
    Non cedete alla tentazione di mettere il vostro computer o il vostro remoterig in DMZ a meno che non siate perfettamente coscienti di ciò che state facendo.
    Il lavoro di pulizia va fatto da entrambi i lati, ad eccezione dello splitter lato "radio" necessario per telefonare senza il fastidioso fruscio della ADSL.

    Avendo invece un link wireless, andranno scelte antenne ad alta direttività (i miei favoriti sono i pannelli con 4° di apertura del lobo) anche se il link è corto: meno apertura avete, meno sporcizia riceverete. Va fatto uno scan preventivo per le frequenze usate, dopodichè si trova una frequenza libera, si attiva il DFS e ove possibile si regola il link per un livello di ricezione tra -70 e -60 e una CCQ almeno del 98%.
    Le apparecchiature da me usate per queste tipologie di link sono le mikrotik. Chiaramente ognuno può utilizzare ciò che più gli aggrada, ma la potenza di controllo che offrono le mikrotik non le offre nessun apparato wireless al mondo.
    Mikrotik non è solo wireless, sono anche router/firewall solo ethernet che io abitualmente metto almeno da un lato del link fatto con ADSL in modo da garantirmi sicurezza assoluta nel controllo di "chi entra da dove".

    - link sicuri e link volemose bene

    Un link tra due punti può essere più o meno sicuro. Nel momento in cui vi esponete su internet tutto può essere più o meno sicuro. Analizziamo i link che mi piacciono di più, i volemose bene

    Abbiamo uno scenario tipico: remoterig + ADSL con router di mamma telecom lato server remoto, il client non lo prendiamo in considerazione perchè non espone porte. Il server si affaccerà con la 13000,13001,13002 UDP sull'IP pubblico, per forza, perchè devono essere raggiungibili per iniziare la sessione. Un ragazzino di 14 anni annoiato fa lo scan un range di IP italiano in cerca del trojan senna spy (che guarda caso usa la 13000 UDP) per divertirsi con qualche sistema compromesso e trova voi. Vedendo che la porta non risponde ai comandi, pensa bene di floodare la porta con qualche mb per vedere se dia segni di vita.
    Senza regole IP, il vostro collegamento remoto va a farsi benedire
    Secondo caso, molto peggiore: il ragazzino vede una 3389 (desktop remoto) e una 554 (video streaming) più la porta 7805 di hamradiodeluxe, che lui non sa che è hamradiodeluxe, e chissà che diavolo pensa che sia. Apriti cielo. Li si passa da un blocco permanente del PC remoto

    http://www.youtube.com/watch?v=xrrBkLTXjtE

    a un attacco brute force sul video stream per user e password, o cgi exploit sulla webcam. Again, siete "morti".
    Per non parlare di quelli che usano per hamradiodeluxe user e password identici (call radioamatoriale) o user call password nome o icom o remoto o yaesu o facilmente indovinabili.
    A livello wireless, la cosa è ancora più elementare. Non entro in dettagli in quanto io sono come si dice in gergo "antisec", ossia non divulgo in maniera esplicita metodi di attacco. Basti solo pensare che in mancanza di misure di sicurezza serie, mappare un rete wireless e agire come se si fosse fisicamente connessi allo switch di rete con un cavo, è molto semplice.
    Cosa distingue un link serio da un volemose bene ? Nel mio lavoro di setup di stazioni remote il tuning se richiesto dal cliente varia sempre caso per caso, ma le linee guida basilari sono:
    - in caso di link via ADSL, la tecnica chiamata "port knocking": un firewall mikrotik piazzato lato server aspetta una chiamata su una porta TCP, chessò

    http://iz5cml.dyndns.org:12675 .

    A quel punto il firewall, che di default nega tutto, accetta connessioni in ingresso SOLO dall'IP originante la chiamata a quella porta per diciamo 4 ore. A quel punto si accende la stazione client e si opera in tutta tranquillità, in quanto chiunque faccia una scansione dall'esterno non vedrà una beata mazza (drop by default).
    Se c'è qualcuno di voi che sta pensando che una VPN sia la risolutrice di tutti i problemi, sappiate che gli attacchi brute force sulle VPN da parte di IP dell'est sta aumentando a dismisura, e ogni tentativo è un drop audio significante. E ne provano anche 5 al secondo.
    - in caso di link wireless, di solito adopero una /30 (ossia due IP che si "vedono" solo tra di loro e non accettano nessun'altro IP nel loro insieme), insieme a un paio di ip /24 "normali" tanto per confondere le acque, VLAN e tunnel EoIP sui quali tiro su una VPN per rendere impossibile l'analisi del traffico. La VPN essendo interna non ha problemi di attacco dall'esterno. Inoltre regole di sistema a monte avvisano via email se un'altro MAC address tenta di connettersi o si è connesso al link.
    Non fate mai l'errore di comprare un link radio che non operi in modo AP bridge per risparmiare una ventina d'euro. La differenza tra "bridge" e "AP bridge" è che l'AP bridge accetta più di una stazione client connessa, quindi un eventuale attaccante sarà connesso INSIEME a voi. La modalità bridge consente UN SOLO client. Se un attaccante entra, o anche un pinco pallino che non vuole attaccare ma si è solo connesso per sbaglio, vi butta fuori e sarà molto difficile rientrare, o quanto meno sarà un'altalena continua.

    Avere un box mikrotik poi consente molte altre finezze: prioritizzare il traffico sulle porte della stazione remota e riservare adeguata banda garantita e intoccabile, loggare ( ) gli IP di eventuali "scannatori" casuali del nostro IP, azionare relè, monitorare la tensione dell'UPS, e dulcis in fundo, comandarla via seriale con un link a 9600 bps in 144 MHz per riprendere il controllo del sistema. When all else fail, fire up the real radio

    Se avete avuto la pazienza di leggere fino qui, complimenti. Sto sintetizzando al massimo, credetemi. Ma spero che chi legga capisca cosa c'è dietro (e questa è la minima parte) quando sento dirmi "eccheccevò a fa na stazione remota ! Piji du scatolette...."

    In chiusura del post, due chicche:

    - utilizzo della porta 13000 nell'ultimo mese


    - attacco in locale al server remotehams.com sul mio PC, crash dopo 30 secondi nemmeno
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   remote.jpg 
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ID: 103171

    73,
    Ultima modifica di IZ0IEN; 13-01-15, 18:16.
    Cris IZ0IEN
    http://www.technecom.it
    Founder of FOC - Frigo Operators Club
    Member of SOC #990 - Second Operator Class
    Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

  • #2
    Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

    Cristiano, continua così .... che l'argomento, nell'insieme, mi piace "assai"

    Sciocchezze a parte.. la cosa è estremamente interessante

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    • #3
      Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

      Bravo Cristiano,
      io non posso fare altro che leggerti con estremo interesse.
      Una cosa è collegarsi ai remote di altri, una cosa è configurare e rendere
      operativa la propria stazione.
      Siamo ansiosi di leggere altro.
      73 Simone IZ5DKJ

      https://www.qrz.com/DB/IZ5DKJ

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      • #4
        Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

        QSL, go head.....
        73
        Gianni
        i7phh

        IQ7AF - II7P - IJ7A - ID8/IQ8CS - SW8DX Team
        www.i7phh.it

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        • #5
          Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

          non appena ho un po' di serenità mentale, tempo, soldi, ho in mente di romotizzare tutto. Ho una casa e un terreno (oltre un ettaro) in piena campagna di fronte al mare, vorrei montare un bel traliccio, una direttiva, un'antenna (o antenne) per bande basse.
          Prossimamente il flex avrà la possibilità di essere romotizzato al 100%, sfrutterò questa opportunità.
          In questo modo, IO, posso stare ovunque, anche in un appartamento al primo piano di un grattacielo di 30 piani circondato da grattacieli di 50 piani... e godermi il mio hobby preferito!
          Non credo sia poco "etico" perchè, in fondo, 50-100Km dal tuo effettivo QTH non influiscono "sulla propagazione": diciamolo chiaramente, o ti trovi a taranto, o a bari, cambia poco (e lo sappiamo tutti).
          73,
          Giovanni
          http://www.qrz.com/db/IZ7QSS
          http://digilander.libero.it/giovannidefilippo/
          http://www.facebook.com/giovanni.defilippo.142

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          • #6
            Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

            Originariamente inviato da IZ7QSS Visualizza il messaggio
            non appena ho un po' di serenità mentale, tempo, soldi, ho in mente di romotizzare tutto. Ho una casa e un terreno (oltre un ettaro) in piena campagna di fronte al mare, vorrei montare un bel traliccio, una direttiva, un'antenna (o antenne) per bande basse.
            Prossimamente il flex avrà la possibilità di essere romotizzato al 100%, sfrutterò questa opportunità.
            In questo modo, IO, posso stare ovunque, anche in un appartamento al primo piano di un grattacielo di 30 piani circondato da grattacieli di 50 piani... e godermi il mio hobby preferito!
            Non credo sia poco "etico" perchè, in fondo, 50-100Km dal tuo effettivo QTH non influiscono "sulla propagazione": diciamolo chiaramente, o ti trovi a taranto, o a bari, cambia poco (e lo sappiamo tutti).
            Assolutamente no Giovanni, anzi.. t'invidio.. prendere l'auto tutte le sere ed andare li, o remotizzare, non vedo che differenza possa fare.
            Altra cosa sono altri tipi di comportamenti, atti solo a "barare" alla fine poi solo con se stessi.. ma è stato detto tutto di più ed anche troppo..

            Complimenti a Cris per la trattazione, la conoscenza delle cose è il primo passo per evitare polemiche, critiche e fraintendimenti !
            DX ! What else !?

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            • #7
              Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

              Originariamente inviato da IZ5CML Visualizza il messaggio
              Assolutamente no Giovanni, anzi.. t'invidio.. prendere l'auto tutte le sere ed andare li, o remotizzare, non vedo che differenza possa fare.
              Altra cosa sono altri tipi di comportamenti, atti solo a "barare" alla fine poi solo con se stessi.. ma è stato detto tutto di più ed anche troppo..

              Complimenti a Cris per la trattazione, la conoscenza delle cose è il primo passo per evitare polemiche, critiche e fraintendimenti !
              Nel nostro hobby barare non porta a nulla, puoi raggiungere un award, ma ho poca sostanza.
              Nessuno ci guadagna soldi.
              Poi, ripeto, secondo me (mi piacerebbe una smentita), se operatore e antenna si trovano a 50-100km di distanza non fa nessuna differenza. Per favore, fatemi capire che è eticamente sbagliato e io sarò dalla vostra parte!
              73,
              Giovanni
              http://www.qrz.com/db/IZ7QSS
              http://digilander.libero.it/giovannidefilippo/
              http://www.facebook.com/giovanni.defilippo.142

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              • #8
                Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

                Poi, ripeto, secondo me (mi piacerebbe una smentita), se operatore e antenna si trovano a 50-100km di distanza non fa nessuna differenza
                Se si vuol essere pignoli, anche 2km fanno la differenza, sei sotto una collina, 2km più in là la collina finisce e vai alla grande, oppure sei immerso nel noise cittadino, e 2km più in là ci sono silenziosi campi... ma voglio dire, se si opera una propria stazione, che sia nella casa di campagna.. nella casa dei genitori, dello zio.. al mare, o nel capanno di caccia.. non vedo perché non dovrebbe essere etico, rispetto a, come detto prima, prendere l'auto ed andarci fisicamente ! Per me è etico ed anche furbo, si risparmia benzina e tempo !

                Altra cosa se ci si connette ad una stazione, non propria, situata in un altro paese o addirittura continente..
                DX ! What else !?

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                • #9
                  Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

                  ATTENZIONE:
                  la discussione è prettamente tecnica. Non verte sull'etica. Attenersi al tema della discussione. Ulteriori replies fuori tema (tecnica della remotizzazione) verranno rimossi.
                  Grazie

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                  • #10
                    Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

                    Nel caso di remote ham radio mi spiegate se e come nel caso di più utenti in remoto si gestisce una stazione con unico trx? e nel caso di una ham remote station multibanda?

                    Il sistema è quindi simile a quello degli sdr on line o magari c'è una lista di utenti in attesa del turno per trasmettere??

                    E gli utenti, ipotizzando una multi remote contest station, sono connessi anche tra di loro tipicamente in video conferenza?
                    MEMBER-DELETED

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                    • #11
                      Re: Je suis rémote - remotizzare, perchè e come, parte 3

                      Intanto grazie a tutti per gli apprezzamenti, sia pubblici che privati. Tengo a precisare che queste sono *linee guida*, non pretendono di essere il manuale della perfetta remotizzazione.
                      Inoltre, facendo queste configurazioni come lavoro, è ovvio che sono a disposizione nel caso qualcuno voglia sia un "audit" di un'installazione esistente, sia una configurazione "from scratch", ossia da zero.
                      Inoltre, ci sono persone molto più preparate di me senza dubbio

                      Poi:
                      Originariamente inviato da I9/7446 Visualizza il messaggio
                      Nel caso di remote ham radio mi spiegate se e come nel caso di più utenti in remoto si gestisce una stazione con unico trx? e nel caso di una ham remote station multibanda?

                      Il sistema è quindi simile a quello degli sdr on line o magari c'è una lista di utenti in attesa del turno per trasmettere??
                      Lo sharing di un sistema ricevente è possibilissimo, e l'SDR di twente ne è una palese dimostrazione. Ognuno prende la sua "fettina" di flusso, devono esserci a monte megabit in upload a sfascio, anche se twente ha ottimizzato il tutto per circa 80 Kb/s a utente. All'incirca con 1 Mb in up dedicati al solo flusso RX si possono servire 10 utenti senza problemi.

                      Per quanto riguarda il sistema di TX, non conosco la piattaforma ma se dovessi farla io, userei un TX inhibit come nelle stazioni da contest, tra runner e multi search. Se sta trasmettendo l'uno non può trasmettere l'altro. Ovviamente tutto a livello software. Quindi avrete due pile up da sconfiggere, quello del dx e quello per trasmettere sulla remota

                      E gli utenti, ipotizzando una multi remote contest station, sono connessi anche tra di loro tipicamente in video conferenza?
                      Questa cosa è indipendente dalla tecnologia remota di stazione. Se dovessi settare una cosa del genere, comunque, userei mumble ( http://en.wikipedia.org/wiki/Mumble_%28software%29 ). Ma per mia natura tendo a tenere pulito il link da tutto ciò che non serve.
                      Cris IZ0IEN
                      http://www.technecom.it
                      Founder of FOC - Frigo Operators Club
                      Member of SOC #990 - Second Operator Class
                      Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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