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Tra i due, o più, litiganti, il terzo gode

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  • Tra i due, o più, litiganti, il terzo gode

    Ebbene si, il nuovo Icom, solo per aver sposato l’architettura a campionamento diretto, è diventato l’oggetto del desiderio rivitalizzando un mercato stagnante e saturo. Non è un segreto che l’anno scorso a Dayton OH, le tre sorelle non abbiano battuto chiodo in HF, mentre le Americane in qualche modo sbarcavano il lunario, Elecraft con la nuova versione del K3(S) e Flex Radio con Maestro, per rendere la serie Flex 6000 stand alone.

    La cosa buffa è che i primi lo ponevano come SDR (parola trend del momento) e i secondi toglievano il PC di mezzo per tornare alle manopole, Elad ed Apache Labs, con i rispettivi prodotti a campionamento diretto a dividersi il resto della fetta.

    A questo punto non si poteva che accelerare l’uscita del vero “the Game Changer”, ricordate lo slogan di Flex Radio, prima di ciò c’erano state alcune scaramucce tra Flex Radio e Apache Labs, con l’uscita del 6300, un depotenziato per essere più concorrenziali, poi la risposta del 100E, altro depotenziato per riportate il gap $ ai livelli precedenti, ecc.

    In realtà un depotenziamento più commerciale che altro, intendo che il risparmio effettivo sulla componentistica, facendo un paio di conti, non poteva certamente giustificarne tale abbassamento di prezzo, come pure le prestazioni , più di facciata che altro.

    Questo a suggerire una marginalità Hardware rilevante, tant’è che il neonato Icom, nonostante l’aggravio di un nuovo progetto, l’utilizzo più o meno della stessa componentistica, completo di PA 100W, Accordatore, Display, oltre che ad un’industrializzazione degna di tale nome, anche se in versione base (singolo RX, ecc) esce ad una cifra decisamente competitiva, risvegliando l’interesse sopito.

    Se il fondatore di Flex Radio ha il merito di aver divulgato la tecnologia SDR alle masse, Icom avrà quello di fargliela utilizzare.

    Certamente per equiparare le funzionalità sviluppate sugli attuali DDC, serviranno nuovi modelli, questo a gestire più RX separati, diversity reception, controlled envelope, pre-distortion, tanto per citarne alcune, questi da collocarsi in una fascia più alta a cifre opportunamente riviste, ma non importerà più di tanto, il virus sarà già entrato in molte case, vedi mai che il marketing del sol levante questa volta batta quello delle stelle a strisce !!

    73, LEC

  • #2
    Re: Tra i due, o più, litiganti, il terzo gode

    Ma che mania è questa di convertire la RF in numeri? Vabbè, in ogni modo io credo che molto presto si faranno vedere anche Yaesu e Kenwood, anche se costrette a inseguire, di certo vorranno mantenere la loro fetta di mercato.
    Ma intanto che siamo qui potresti scrivere qualcosa a livello elementare (anzi, facciamo scuola materna) per i disperati come me che di digitale non capiscono una strapuzzola e pensano che il sistema binario riguardi solo Trenitalia?
    Io sono uno di quelli che alla presentazione del Flex 6000 si chiedeva ancora perchè diavolo una scatola con un interruttore, una spia di accensione e niente altro potesse interessare tanta gente che si accalcava per vederlo. Che storia questi numeri!

    Paolo I4EWH
    http://i4ewh.altervista.org

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    • #3
      Re: Tra i due, o più, litiganti, il terzo gode

      Originariamente inviato da i4ewh Visualizza il messaggio
      Ma che mania è questa di convertire la RF in numeri?
      Paolo I4EWH
      azz.. credevo fosse lo scopo principale di ogni DXer...
      File allegati
      I4ZSQ Silvano

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      • #4
        Re: Tra i due, o più, litiganti, il terzo gode

        Originariamente inviato da i4zsq Visualizza il messaggio
        azz.. credevo fosse lo scopo principale di ogni DXer...
        foto emozionante! dicci di piu' sugli ops,
        notare le ventole autoraffreddanti......

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        • #5
          Re: Tra i due, o più, litiganti, il terzo gode

          Paul,
          se non ricordo male, quello che chiedi fu oggetto di trattazione in post precedenti , a cura di chi ha conoscenze professionali specifiche ma che a mio avviso soffre della maledizione della conoscenza, un vero peccato, ma altrettanto spesso, chi ha il pane non ha i denti e viceversa.

          Finché non tocchi con mano, o meglio con l’orecchio, farai fatica ad apprezzare che semplici calcoli numerici ti ritornano un segnale ben più integro e sistematico nel tempo, solo dopo ti nascerà la curiosità di approfondirne il perché, e scoprirai un’architettura ben più semplice:

          (ANT)>BPF>LNA>ADC>DDC>DSP>(SPKR).

          73, LEC

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