Dal punto di vista della psicoanalisi infantile, Anna Freud sostiene che hobby e gioco hanno alcuni punti in comune: lo scopo ludico, finalità "sublimate" e "spostate", il modo di perseguire queste finalità incanalando energie pulsionali sia immodificate che "neutralizzate". Per Anna Freud, gli hobby sono utili allo sviluppo della personalità, compaiono all'inizio del periodo di latenza e possono variare molto contenuti e oggetti nel corso del tempo, in alcuni casi possono accompagnare l'individuo anche per tutta la vita
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